Scuola

La natura diventa palestra didattica

L’orienteering entra ufficialmente “in classe” nel 1993 quando il Ministero della Pubblica Istruzione lo riconosce come una disciplina sportiva adatta ad essere praticata nel contesto scolastico. Grazie all’utilizzo della carta topografica gli alunni possono scoprire ed esplorare l’ambiente rappresentato.

L’ orienteering viene considerato uno sport ad alta valenza formativa proprio perché promuove lo sviluppo fisico-motorio, intellettivo, socio-affettivo, e il senso ecologico dell’alunno.

VALORE FORMATIVO ED EDUCATIVO

Dimensione ludica nella quale l’alunno si sente coinvolto nella sua interezza: corpo, mente, emozioni, relazioni.

CARATTERE INTERDISCIPLINARE

Legame con i contenuti didattici di diverse discipline: geografia, scienze, matematica, educazione fisica, tecnologia ed educazione civica.

L’orienteering si configura come esperienza di apprendimento attiva (experimental learning) e innovativa, che permette la valorizzazione delle competenze individuali e la scoperta di un nuovo modo di relazionarsi con l’ambiente

La pratica dell’orienteering sottende molteplici competenze e capacità intellettive: abilità di spatial problem solving, di decision-making e simboliche, pensiero strategico-progettuale, capacità mnesiche e attenzione.

Molte abilità cognitive coinvolte nell’orienteering sono comuni ad ogni esperienza di apprendimento. Tra queste:

  • PROBLEM SOLVING (quale punto devo raggiungere?)
  • RICERCA AUTONOMA DELLA SOLUZIONE (come lo posso raggiungere?)
  • VERIFICA IMMEDIATA DELLA SCELTA (il punto è stato trovato?)
  • EVENTUALE CORREZIONE DELL’ERRORE (dove ho sbagliato? come rimediare?)

Spatial problem solving

Per raggiungere una meta precisa da un certo punto di partenza si deve risolvere un problema di tipo spaziale.

Capacità simbolica

Per osservare e interpretare la mappa e comprendere la corrispondenza con l’ambiente in cui ci si muove.

Pensiero strategico

Identificare varie scelte di percorso per raggiungere il punto e fare un progetto.

Decision-making

All’alunno viene continuamente richiesto di prendere decisioni per avanzare nel tracciato.

Auto-monitoraggio

Durante lo spostamento all’interno dell’ambiente.

Attenzione

L’attenzione deve essere rivolta selettivamente verso l’ambiente, la cartina e le sensazioni cinestesiche.

Oltre a rafforzare i processi cognitivi, l’orienteering favorisce lo sviluppo di importanti aspetti della personalità a partire dall’autonomia, intellettuale e comportamentale dell’allievo. L’alunno è infatti chiamato a sperimentare il suo livello di autonomia, così come a prendere consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti davanti alle difficoltà.

(Crippa M.C. (2014). L’Orienteering nella scuola: quando la natura diventa palestra didattica. Psicologia e Scuola, 33, 1‐8, Ed. Giunti Scuola)