Lanternino   news
 
23-09-2004
CAMPIONATI ITALIANI 2004 – STAFFETTA
 
di Stefano Galletti
 
E venne il giorno della staffetta. Ma c’è una competizione più entusiasmante e più coinvolgente di questa? (i critici si dividono solitamente sulle gare a caccia e sulla staffetta, ma in genere le gare a caccia non assegnano il titolo italiano). Si torna a Prato del Principe per i primi lanci e diventa subito chiaro anche ai meno informati che, almeno a livello assoluto maschile, l’albo 2004 vedrà un nome nuovo al vertice maschile: manca infatti la squadra delle Fiamme Gialle e sono almeno 5 o 6 le squadre che a buon diritto accampano diritti fondati di vittoria, a cominciare dalla Forestale runner-up dell’edizione 2003 di Passo Coe, passando per l’US Primiero, il Cus Bologna ed il GS Caleppiovinil che schiera quel Giuseppe Bezzi che è l’unico a poter difendere il titolo 2003 vinto con Michele Tavernaro e Carlo Rigoni.
La staffetta è la gara dell’adrenalina, delle rimonte sul filo dei nervi e delle docce fredde. Purtroppo al primo lancio (protagoniste le staffette assolute maschili e femminili di fronte a tutto il pubblico degli orientisti) è la “doccia fredda” a farla da padrone... probabilmente a lungo si parlerà di quanto avvenuto poco prima del punto spettacolo (a proposito, veramente bella la logistica organizzativa che consente al pubblico di vedere un lungo passaggio nel prato degli atleti, poi ponticello che butta nel bosco per le ultime lanterne prima del ritorno alla base) dovendo illustrare la situazione a chi c’era ma non ha capito cosa è accaduto o a chi non c’era e sta ancora sentendo i commenti del dopo gara, ho scelto di rivolgere la questione a Rodolfo De Ferrari Sapetto per poter riportare il giudizio della giuria di gara sul punto 224: “Il punto è stato posato nel punto corretto ma il telo è scomparso (...) la certezza è che il punto è rimasto lì in quelle condizioni dal primo passaggio fino all’ultimo (...) la giuria ha constatato l’equità della gara e quindi ha confermato il risultato sul campo”. Questo il virgolettato del tracciatore sull’accaduto, unica voce ufficiale che posso riportare in questo contesto.
Il passaggio al punto spettacolo dei primi frazionisti finisce quindi col vedere in testa con buona andatura Giuseppe Bezzi (Caleppiovinil) con 1 minuto circa su Paolo Mario Grassi (Lombardia Orienteering) e Massimo Bianchi (IK Prato) appaiati, poi Giacomo Seidenari per la Forestale e Riccardo Panciroli per il Cus Bologna (la staffetta forse più giovane del lotto). Poi arrivano appunto le docce fredde, i ritiri dell’US Primiero (in testa fino poco prima) e dell’SO Lamon incappati nel famoso punto 224, ed i forti ritardi dell’Erebus e del GS Pavione. Al primo cambio Seidenari lima qualcosa a Bezzi lanciando Tenani all’inseguimento del giovane Martin Murer inserito all’ultimo momento nella staffetta del Caleppiovinil. In seconda frazione la Forestale raggiunge i battistrada ed insieme le due squadre si presentano al traguardo per il secondo cambio, ma nel frattempo succede ancora qualcosa nelle retrovie: succede che Michele Caraglio (Cus Bologna) infischiandosene dell’esperienza di Tenani e della tenuta atletica di Murer viaggia tutto solo all’inseguimento dei due e recupera praticamente tutto il distacco, dando il cambio a Marco Seppi con soli 10 secondi di ritardo dalle due squadre in testa. Così, per la prima volta dopo tantissimo tempo, sono 3 le staffette al comando all’inizio dell’ultima frazione. E’ Daniele Pagliari (Forestale) il primo a rompere gli indugi ed allungare cede prima Marco Bezzi (Caleppiovinil) e poi anche Marco Seppi deve lasciare qualche secondo a Daniele. Al passaggio dal punto spettacolo la tenzone sembra già chiusa, ed in effetti nulla cambia nella seconda parte di gara: il titolo è appannaggio della Forestale con 1 minuto circa sul Cus Bologna per il terzo posto Bezzi soffre forse più del dovuto ma conserva il posto sul podio con due minuti sull’IK Prato (Bianchi Zaffiri Origgi) e quattro sul Lombardia Orienteering (Grassi Mantovani Grassi). La foto migliore della giornata è quella dei 3 ragazzi della Forestale abbracciati all’arrivo alle compagne di squadra della staffetta femminile ... già perchè la Forestale fa suoi entrambi i titoli nel giro di 1 solo minuto (al mio orologio le 11.35). 30 secondi prima di Pagliari, infatti, è stata Renate fauner a concludere al comando una staffetta assoluta femminile che in prima frazione è vissuta sul tentativo di fuga di Johanna Murer (T.O.L.), che passa in testa al punto spettacolo allargando le braccia come a dire “Oggi va così!”,come se stesse facendo una normale sgambata ed invece nella realtà sta andando davvero fortissimo. In prima frazione per la Forestale c’è Helga Bertoldi che tiene l’avversaria a due minuti circa e consegna la rimonta nelle mani di Laura Scaravonati e appunto Renate Fauner: la prima completa la rimonta e la seconda chiude da par suo per un vantaggio finale di 23 minuti sul T.O.L. (Murer Schgaguler Kirchlechner) e 42 sul Cus Bologna (Guizzardi Vezzani Casalini). E, all’arrivo, tutti insieme come in una coreografia ben disegnata.

Tra i giovani l’US Primiero si rifà in D16 dove quasi riesce a piazzare tutte e tre le staffette sul podio: Carlotta Scalet, Claudia Zanetel e Nicole Scalet vincono sulle compagne di squadra Ylenia Gobber, Jessica Orler e Elena Jagher. Terzo posto per il T.O.L. con Jutta Torggler, Monika Gargitter e Maria Prouss. Si rifà in H16 con la vittoria di Davide Giovanelli, Stefano Ongaro ed Aaron Gaio sulla Polisportiva G.Masi (Ventura Bignami Pittau) ed il Semiperdo Maniago (M. Sbrizzi, N. Sbrizzi e A. Seppi) l’ultimo frazionista friulano arriva all’ultimo punto di controllo insieme a Jacopo Benini (Pol. Besanese) ma mantiene le forze per lo sprint che gli da il terzo posto. Da notare che le prime 4 staffette sono chiuse in meno di 2 minuti. L’US Primiero si rifà anche in H20, un’altra staffetta dove l’influenza del punto 224 si fa sentire (ne fanno le spese T.O.L. e GS Capannori), con la vittoria di Giuseppe Salvadori, Nicola Giovanelli e Giancarlo Simion sul GS Pavione (Daniele Zeni, Gianluigi Zeni e Pietro Turra) e GS Capannori (Filippo Silvi, David Errera e Matteo Castellini). L’unica staffetta giovanile a sfuggire dalle mani dei primierotti è quella delle D20 che va alla Polisportiva G. Masi, già in fuga in prima frazione con Sara Di Furia e vincente grazie anche a Bianca Maria Mazzotti e Laura Carluccio secondo posto per la Pol. Besanese (Maggioni Pirovano Brambilla) e terzo ancora per l’US Primiero (Daldon Scalet Simion).

Anche tra i veterani non mancano le docce fredde: in D35 il titolo va al T.O.L. (Ruth Kastl, Elisabeth Gruber, Helene Pircher) sul Cral Enea Casaccia (Cristina Galli, Erminia Necchi, Anna Maria Stocoro) ma l’Unione Lombarda resta appiedata da una PM quando è in caccia del primato assoluto doccia fredda anche in D45 con la vittoria che va al CAI XXX Ottobre (Anne Brearley, Aurora Mauro Cini, Licia Kalcich) su Orienteering Pergine (Sandra Hoffer, Paola Viliotti e Agathe Murer) e Pol. G. Masi (Bargellini, Vita, Ghedini) in una gara che vede il ritiro dell’Orienteering Mezzocorona per infortunio della seconda frazionista quando questa è al comando. Il titolo dell’H35 resta nel nord ovest d’Italia: dopo Liguria e Lombardia è la volta del Cus Torino: Daniele Hosmer Zambelli (Cus Torino) e Stefano Brambilla (Unione Lombarda) fanno corsa parallela di testa in prima frazione, ma in seconda frazione Stefano Bisoffi vola e consente a Ruggero Jenna di fare gara tranquilla (insomma... sarà il secondo parziale dietro agli imprendibili ticinesi) per una vittoria attesa da molti anni. Per il secondo posto l’Orienteering Pergine rimonta dalla nona posizione (Paoli Murer Casagrande) a precedere i campioni uscenti dell’Unione Lombarda (Brambilla Giovannini Deligios), terzi per pochi secondi grazie alla volata sul Panda Valsugana (Vidale Simoni Cipriani). Infine il titolo dell’H45 va all’Erebus Vicenza che schiera Silvano Tonolo, Stefano Zonato e Tiziano Zanetello e scusate se è poco le altre squadre si difendono comunque in modo egregio: per il secondo posto la spunta l’Orienteering Pergine (Vivian Bernabé Cavazzani) in rimonta sul T.O.L. (Huber, Rampado, Gruber).