Lanternino   news
 
02-11-2004
FINALE DI COPPA ITALIA 2004
 
di Stefano Galletti
 
L’evento clou della “3 giorni dei laghi” 2004 chiude un intenso ottobre orientistico e con esso anche la stagione di Coppa Italia. “3 giorni dei laghi”: ovvero Campionato Interregionale Sprint il sabato, Finale di Coppa Italia la domenica e Trofeo Centri Storici Lombardi il lunedì. Ovviamente l’attenzione è maggiormente concentrata sulla gara di domenica: si arriva a Borgo Ticino dopo gli appuntamenti di Faedo (posticipato ad ottobre), Montello, Foresta Umbra, Monte Beigua e Sega di Ala. E’ una gara che si preannuncia emozionante già di per se, e ancora di più lo diventa con l’occhio alla classifica parziale di categoria ed ai complicati calcoli che tengono conto dei punteggi da scartare.

Sono 578 (ai miei calcoli) i partecipanti alla gara di domenica, tenendo conto anche degli sforzi organizzativi per portare al via i ragazzi delle scuole e sono 578, probabilmente, i respiri di sollievo per una condizione climatica che, nel bel mezzo di un week-end da tregenda, ha tenuto lontano da Bosco Solivo la pioggia che altrove è caduta con notevole intensità. E’ evidente che il Sesto 76 Lisanza ha meritato negli ultimi tempi buoni appoggi in Alto Loco: solo alcuni anni or sono si ricordava un regionale long disputato in zona in condizioni adatte alla costruzione di una nuova arca di Noé... battesimo migliore, quindi, non poteva esserci per la nuova carta di Bosco Solivo che, almeno stando ad alcune impressioni raccolte nel dopo gara, ha divertito ed ha riscosso un ampio gradimento: dislivelli contenuti, bosco pulito e con i “verdi” poco aggressivi, una discreta sentieristica per le categorie meno tecniche lasciano un buon ricordo e il desiderio di tornare a visitare questi paraggi. Ugualmente positivi i giudizi sui tracciati, disegnati da Francesco Giandomenico coadiuvato da Fabrizio Iozzi.
Ovviamente non è stata una passeggiata di salute per tutti: dislivelli poco accentuati, bosco pulito... ma quando si devono fare i conti con percorsi di 15,3 chilometri e 350 metri di dislivello viene da chiedersi cosa ne pensano gli elite. Michele Tavernaro e Carlo Rigoni (Fiamme Gialle) si giocavano il primato in Coppa Italia, partendo Carlo da quota 72 e uno scarto possibile di 7 punti, davanti a Michele a quota 68 senza scarti. L’ipotesi 1° Rigoni 2° Tavernaro avrebbe visto i due appaiati a quota 85 finale, con complicazioni legate alle vittorie ed ai piazzamenti... come è andata a finire? Ma ovviamente 1° Rigoni e 2° Tavernaro ! Quasi 3 i minuti tra loro alla fine della gara. Per il terzo posto si rivede nelle zone alte della classifica Simone Grassi (Lombardia Orienteering), partito per fare una bella gara e per non farsi raggiungere da Klaus Schgaguler (T.O.L.), ed arrivato al traguardo con la bella faccia decisa delle migliori occasioni. Simone ha accusato un ritardo di quasi 14 minuti dai due finanzieri, ma ha tenuto lontano dal podio per soli 12 secondi Daniele Pagliari (GS Forestale) per il quinto posto ancora la famiglia Grassi in evidenza, ed ovviamente si tratta del fratello Paolo Mario. Le Donne Elite hanno dovuto fare i conti con percorsi di “soli” 10,3 km con 200 metri di dislivello la gara si è rivelata come una tra le più combattute dell’anno: Renate Fauner (GS Forestale) torna a casa con l’ennesimo successo, ma questa volta ha rischiato davvero di incappare in una duplice sconfitta soli 39 secondi infatti al termine in ritardo di Sabine Rottensteiner (SLV) che precede di 2 secondi Laura Scaravonati (GS Forestale) tornata anch’essa su livelli brillanti: che il podio sia tutto in 41 secondi, in una competizione long, è una situazione non abituale a livello di donne Elite.
Sfogliando l’elenco delle altre classifiche corre l’obbligo ricordare che al via della Coppa Italia si è presentata anche una forte selezione di juniores della Repubblica Ceca: per loro alla fine un successo in campo femminile in D18 con Martina Kynclova ed in H18 con Ales Maly nella D18 ritorna al primato, in campo nazionale, Ana Daldon (US Primiero) che precede Federica Maggioni (Pol. Besanese) su un terreno forse più favorevole a quest’ultima, mentre in campo maschile il primato nazionale va a Roberto Dallavalle (GS Caleppiovinil). I ragazzi cechi potrebbero vincere anche in H16, ma Jacopo Benini (Pol. Besanese) chiude l’anno in bellezza e va a vincere proprio al fotofinish la categoria (3 secondi per lui il vantaggio finale), e sono quegli stessi 3 secondi che invece penalizzano il fratellino Simone in H12, categoria vinta con uguale vantaggio da Ivano Bettega (GS Pavione). La carrellata sui giovani prosegue con la franca vittoria di Andrea Bruno (Cus Bologna) in H20 che coincide con una delle poche sconfitte stagionali per Jonas Rass (T.O.L.) secondo a quasi 2 minuti dal leader, mentre il resto del gruppo termina a quasi 12 minuti. Vincono ancora Julia Shutkovskaya (Orienteering Como) in D12, Lucia Curzio (Orientamondo) in D14 che fa sua anche la Coppa, Nicole Scalet (US Primiero) in D16, Daniela Poete (Interflumina) in D20 e Luca Bignami (Pol. G. Masi) in H14.
Per introdurre i veterani comincerei dalle categorie femminili, non fosse altro perchè le signore lombarde quando giocano in casa (e Bosco Solivo pur essendo in Piemonte è ... quasi in casa) si travestono da acchiappatutto. Oxana Shutkovskaya (Orienteering Como) pareggia in D35 la vittoria della figlia Julia precedendo di 3 minuti Marirosa Hechich (Semiperdo Maniago) e lasciando a più di 5 minuti Rosella Talamona (Varese Orienteering) in D40 Laura Piatti (Orienteering Como) vince con 6 minuti di vantaggio su Daniela Putzu (Varese Orienteering). In D45 è Annamaria Riva (Pol. Besanese) a precedere Lucia Sacilotto (Unione Lombarda) ed in D50 Roberta Frattini (Tumiza Chiari) rifila 3 minuti a Maia Camerini (Vivaio Orienteering). Anche la D55 parla un po’ lombardo, anche se la vittoria di Licia Kalcich porta il primato alla società friulana del CAI XXX Ottobre. La D60 invece vede la vittoria di Maria Laj-Bellotti (Orientalp). Tra gli uomini, invece, è tutto un predominio trentino e veneto. Solo Mark Hayman (Varese Orienteering) in H35 riesce a piazzare l’acuto vincente su un terreno che forse lo avvantaggia per le sue doti atletiche rispetto a Antonio Baccega (Fiamme Gialle), secondo a 3 minuti, e Andrea Cipriani (Panda Valsugana), terzo a 5 minuti e gli altri restano ad oltre 11 minuti... Dall’H35 in poi soffia il vento di nord-est: Giorgio Paoli e Gino Vivian (Orienteering Pergine) vincono in H40 e H55, mentre Tiziano Zanetello e Silvano Tonolo (Erebus Vicenza) vincono in H45 e H50. E poiché si viaggia sempre in coppia ecco Harald Bertoldi e Franco Casatta (Orienteering Mezzocorona) vincitori in H60 e H65, anche se il primo soffre un po’ di più visto che Paolo Simoncelli (US San Giorgio) gli arriva a soli 13 secondi e Carlo Nessi (Orienteering Como) a un minuto scarso.
Come di consueto ancora una citazione per le categorie di contorno: tra le ragazze vincono Federica Anedda (GS Galilei – DA), Laura Incerti (AAA Genova – DB) e Cristina Graber (US Primiero – DC) tra i ragazzi in HA primo e secondo posto per i selezionatori lombardi Mario Ruggiero e Giaime Origgi (IK Prato), in HB Remo Madella (Unione Lombarda) vince per soli 8 secondi su Davide Bettega (GS Pavione) e in HC primo posto per Michele Benato (GS Galilei).