Lanternino   news
 
28-04-2004
CAMPIONATI ITALIANI SPRINT
 
di Stefano Galletti
 
Se fino a venerdì scorso qualcuno avesse chiesto agli orientisti italiani "Cosa ti fa venire in mente Prà Riondo?" forse soltanto gli atleti liguri avrebbero saputo rispondere: Prà Riondo e' la porzione di carta all'estremo ovest dell'area cartografata del Monte Beigua (anzi, del "lenzuolo" cartografato... la mappa Area Protetta Monte Beigua e' enorme...). Prà Riondo, un posto adatto per piazzarci il finale, tra i suoi semi aperti, di una gara sofferta sulle coste e sulle pendenze del Monte Beigua, tra le rocce e le canalette e i semiaperti insidiosi della parte nord-ovest della carta.
Come nella favola del brutto anatroccolo, Prà Riondo adesso splende di luce propria, dopo l'edizione 2004 dei Campionati Italiani Sprint: diventa un palcoscenico naturale, quasi un anfiteatro, che ha accolto nel migliore dei modi i 486 partecipanti che si sono dati battaglia per tutto il pomeriggio per l'assegnazione dei titoli nazionali nella più adrenalinica delle distanze. Una gara breve e nervosa, forse anche facile in qualche tratta ma, per l'appunto, assolutamente sprint, con i distacchi misurati sul filo dei secondi e le speranze di vittoria che ad ogni errore abbandonano un numero sempre maggiore di concorrenti lanterna dopo lanterna. Uno scenario, quello scelto dagli organizzatori dell'Arco di Carta e dell'Associazione Amatori Atletica Genova, che ha destato l’ammirazione da parte di tanti atleti super-esperti, valga per tutti l’esempio del ticinese Francesco Guglielmetti (deus ex machina dei prossimi mondiali junior 2005), vincitore dell'H35: elevato gradimento quindi per l'area dell'arrivo, con il lungo taglio in costa sulla collina di fronte alla zona riservata agli spettatori che ha permesso a tutti di ammirare le scelte, la forza ed il passo degli atleti più meritevoli.

Visto che ho già citato il vincitore della categoria H35, mi permetto di continuare con questa categoria che vede nuovamente la conquista del titolo italiano da parte di Gianluca Di Stefano (S.Stefano Orienteering), già vincitore nella doppia sfida di Parma 2003 ed ancora nella sua regione in uno scenario diverso che più diverso non si può. Di Stefano, preceduto in classifica dal solo Michele Guglielmetti (Gold Savosa) di 4 secondi, vince su Roberto Pradel (US Primiero San Martino) di 24 secondi. Per il 4° posto è volata alle spalle di Pradel con Michele Guglielmetti (Gold Savosa) staccato di 5 secondi ma davanti per 2 soli secondi all'immarcescibile Tiziano Zanetello (Erebus Vicenza) che sale comunque sul gradino più basso del podio per la classifica nazionale. Nella pari categoria femminile, la D35, è ancora una volta una atleta straniera a prevalere, anche se corre per una società italiana: si tratta di Oxana Shutkovskaya (Orienteering Como) che in un altro finale al cardiopalmo ed in rimonta precede di 6 secondi la neo campionessa italiana Paola Bassani (Panda Orienteering Valsugana) e le due lombarde Annamaria Riva (Polisportiva Besanese) e Daniela Putzu (Atletica Varese) quest’ultima per il terzo gradino del podio nazionale lascia indietro di soli 4 secondi Marirosa Hechich (Semiperdo Orienteering Maniago).

Conclusione a ranghi compatti anche per la categoria D20: la toscana Serena Unti (GS Capannori) fa suo il titolo per soli 8 secondi davanti alle due vicine di regione, le emiliane Sara Sambi (Atletica 85 Faenza) e Laura Carluccio (Polisportiva Masi) restano fuori dal podio per 7 e 16 secondi rispettivamente Sara Pradel (Società Orientisti Lamon) e Nicole Scalet (US Primiero San Martino). In H20 invece sembra quasi che Davide Mantovani (Lombardia Orienteering) lasci sfogare per le piazze d'onore i rivali Thomas Widmann (Terlaner Orientierunglaeufern) e Andrea Bruno (CUS Bologna) e poi ancora Filippo Spacca (CUS Torino) e Tommaso Civera (Lombardia Orienteering) poi piazza una prestazione perfetta sotto ogni punto di vista ed arriva tutto solo con quasi 1 minuto e mezzo di vantaggio, ed e' una enormità vista la distanza ed il tipo di gara.

Nelle gare che non assegnano il titolo Francesca Topazio (Argorienteering 2000 Pegli) precede Julia Shutkovskaya (Orienteering Como) in D12, Valeria Zugliani (GS Pavione) vince per 1 solo secondo davanti ad un quartetto dell'US Primiero capitanato da Claudia Zanetel. Maria Cristina Fattori (CUS Padova) porta a casa la vittoria in D50, così come Simone Benini (Polisportiva Besanese - H12), Tommaso Scalet (US Primiero - H14) ed Helmuth Murer (Orienteering Pergine - H50).

Restano le categorie Elite. Tra le donne chi scommetteva su un duello ravvicinato Guizzardi - Scaravonati non aveva fatto i conti con Christine Kirchlechner (T.O.L.) che ogni anno trova sempre il modo di piazzare un colpo vincente nelle gare che contano. L'altoatesina si aggiudica il titolo italiano con un margine rispettabile, 25 secondi, su Michela Guizzardi (Cus Bologna) le due atlete scavano un margine notevole sulle avversarie visto che la bolognese precede a sua volta di oltre 1 minuto Laura Scaravonati (CS Forestale) che per 1 solo secondo conquista il gradino più basso del podio ai danni di Johanna Murer (T.O.L.).
Tra gli uomini, l'immagine dell’arrivo veemente di Carlo Rigoni (Fiamme Gialle) resta lo spot più bello per la nostra disciplina: gli altri non vanno assolutamente piano, probabilmente non sbagliano nulla ma il margine di oltre 1 minuto sul secondo arrivato resta a testimonianza della forza e della classe del neo campione italiano 2004. Per il secondo posto Emiliano Corona (GS Pavione) si stacca di quasi 30 secondi rispetto alla volata per il terzo posto, vinta da Marco Seppi (Cus Bologna) per 5 secondi su Michele Tavernaro (Fiamme Gialle) e 10 secondi su Giacomo Seidenari (CS Forestale). MA al nostro Michele nazionale basteranno 24 ore per tornare a piazzare una prestazione da assoluto fuoriclasse...