Lanternino   news
 
26-10-2004
ARGE ALP 2004
 
di Stefano Galletti
 
E' il cantone elvetico di San Gallo ad aggiudicarsi l'edizione 2004 dell’Arge Alp, competizione internazionale a squadre riservata alle regioni, cantoni svizzeri e land austriaci e tedeschi che fanno parte della comunità Arge Alp: Alto Adige, Lombardia e Trentino (in rigoroso ordine alfabetico), e poi cantoni svizzeri di Ticino, San Gallo, Grigioni, Baviera, Baden-Wurttenberg, Salisburgo, Tirolo e Vorarlberg.
L'edizione 2004 si è tenuta il 9 e 10 ottobre in Baviera, nei pressi di Heufeld\Bad Aibling (a metà strada tra Monaco e Rosenheim) ed ha visto al via circa 650 concorrenti il sabato nella gara a staffetta (che assegna ai fini della classifica punteggio doppio) e la domenica nella prova individuale.

Lo scenario dei boschi che ospitano la gara alla prima occhiata ci appare splendido sotto il sole che filtra tra gli alberi e che lascia intravedere un sottobosco decisamente scorrevole e vario, con dislivelli non particolarmente accentuati e una vegetazione varia ma poco aggressiva... e se almeno a livello meteorologico questo quadro non corrisponde a quanto hanno visto i partecipanti è solo perchè sto descrivendo la scena del venerdì pomeriggio, quando il centro gare e le zone limitrofe appaiono realmente invaso dal sole (perlustrazione in maglietta corta). Sabato la temperatura cala radicalmente, si corre al freddo (7 gradi) e solo per fortuna la pioggia cessa di cadere poco prima del lancio dei primi frazionisti c'è il tempo di vedere qualche passaggio al punto spettacolo, di ammirare un Manuel Negrello ancora in forma mondiale e, a seguire, le altre tre staffette elite maschili del Trentino con il lombardo Davide Mantovani in mezzo a loro, tutti in pochi metri. Seguire la gara senza uno speaker che individui i concorrenti è comunque impresa ardua: gli atleti sbucano dai cespugli a due metri dal punto spettacolo ed è difficile da spettatori individuare le staffette al comando tra decine di volti a noi sconosciuti, con tante squadre che hanno mutato l'ordine dei frazionisti all'ultimo istante, le variopinte ed indistinte tute delle squadre di club straniere, per non parlare
delle tante staffette open che si inseriscono nella fila degli arrivi...
Di sicuro c'è la bella vittoria del Trentino in H14 (Zeni, Turra, DallaValle), con l’ultimo frazionista che regola in uno sprint al cardiopalmo due staffette straniere prendendo 3 metri in prossimità della lanterna 100 (che poi qui è la 75...) e difendendoli strenuamente sul rettilineo finale.
C'è poi ancora la vittoria trentina in D18 (Daldon, Simion, Scalet) e il bel duello tra Lombardia (Hayman, Shutkovsky, Etter) e Trentino (Cipriani, Baccega, Pradel) in H35 e poi un altro sprint all'ultimo respiro tra l’H45 di Giancarlo Dell'Eva e l’H35 Andrei Prouss che si risolve a gran risate e pacche sulle spalle, perchè loro sono i secondi frazionisti e anche se corrono in categorie diverse ma non vogliono mollare un solo millimetro sul rettilineo di fronte ai compagni di squadra... e poi che se la vedano i terzi frazionisti!
Questi e tutti gli altri risultati cominciano a diventare indistinti quando calano le prime ombre della sera e si fa strada anche l'immagine della difficile situazione informatica: nel computer sembrano essere inserite alcune sequenze di percorsi errate, inoltre il software non sembra essere compatibile con alcune si-card (in particolare quelle dei mondiali 2003 di Rapperswil) il tutto si traduce nell'assenza delle classifiche, assenza che però gli organizzatori intendono colmare la sera stessa. Purtroppo durante le premiazioni di sabato sera ci si accorge che ancora qualcosa non va: viene reso noto solo il podio, ed
in alcuni casi tale sequenza sembra sbagliata palese la staffetta H45, vinta come da pronostico dal Ticino con Francesco e Michele Guglielmetti e Thomas Hiltebrand (forse avrebbero vinto anche in H35...) dichiarati terzi al traguardo dopo aver dominato la gara, con palese imbarazzo della staffetta del San Gallo dichiarata vincente. E si che Hiltebrand era riuscito ad arrivare al traguardo persino con un bel porcino in mano... che abbia punzonato quest'ultimo al posto della si-card, mandando così in tilt il sistema informatico?
Che l'Arge Alp stia per diventare una gara dimezzata diventa probabilità e poi certezza (anche se nessuno lo comunica ufficialmente) la domenica durante la disputa della gara individuale: in questo modo Trentino e Ticino, dominatori in quasi tutte le staffette, devono affidarsi ai singoli per la composizione della classifica. E la domenica presenta una gelida mattina bavarese, col termometro mai sopra i dieci gradi (la colonnina scenderà fino alla tacca dei quattro gradi), nuvole basse (o nebbia fitta) che arriverà persino in alcuni momenti a limitare la visibilità sul pratone d'arrivo a poco più di 50 metri. Il campo di gara è un ampliamento di quello del giorno precedente, con un bosco ricco di dettagli e di cambi di vegetazione nel quale, invero, quasi tutti i tracciati sono all’altezza della manifestazione.
Tra le singole individualità, spiccano le vittorie della lombarda Julia Shutkovskaya ed il secondo posto della trentina Ylenia Gobber in D12, il secondo posto di Claudia Zanetel (Trentino) in D14, la vittoria di Nicole Scalet (Trentino) in D16 ed il secondo e terzo posto della coppia Marina Simion (Trentino) e Federica Maggioni (Lombardia) in D18. La lombarda Daniela Poete giunge quinta in D20 mentre in DE le prime italiane sono Christine Kirchlechner e Sabine Rottensteiner sui gradini bassi del podio per l’Alto Adige nella gara vinta dalla nazionale tedesca Meike Jaeger (Johanna Murer è sesta ancora per l’Alto Adige). Paola Bassani è la prima italiana in D35 (sesta) ed un terzetto di lombarde (Turolla, Piatti, Putzu) occupa le posizioni dal terzo al quinto posto in D40. Quinto posto per le trentine Agathe Murer (D45), Lucia Bragagna (D50) e Cristina Casatta (D55), con Lucia Sacilotto (Lombardia) che in D50 è seconda dietro all’inarrivabile Margrit Wyss. Tra i ragazzi si difendono bene i giovani trentini: Fabio Zeni è quarto in H12 e Roberto Dallavalle terzo in H14, Stefano Ongaro quinto in H16 e Giancarlo Simion terzo in H18 (più tanti altri piazzamenti nei primi 10). La sfida in H20 si svolge tutta a sud del Brennero, e la vittoria va a Jonas Rass (Alto Adige) davanti a Martin Murer (Trentino) e per poco l’altoatesino Thomas Widmann non completa un magnifico podio, giungendo quarto 6 atleti delle regioni italiane nei primi 8 in HE: vince Mikhail Mamleev con Klaus Schgaguler al terzo posto (Alto Adige), e Carlo Rigoni, Manuel Negrello, Emiliano Corona e Michele Tavernaro occupano le posizioni 4, 5, 6 e 8. Ci vuole il solito “Madda”, al secolo Stefano Maddalena (fresco campione elvetico) per battere il lombardo Mark Hayman e il trentino Roberto Pradel in H35, ed in H40 solo Thomas Hiltebrand e Joerg Hubmann finiscono davanti ad Antonio Baccega (Trentino). Massimo Accorroni (Lombardia - sesto) è il primo italiano in H45, imitato da Helmut Murer (Trentino – settimo) in H50 e Francesco Zanon (Trentino – sesto) in H55.

Al termine emerge vincitore il forte Cantone San Gallo, presentatosi compatto al via ed in grado, sulle individualità, di piegare nel computo generale della classifica proprio Trentino e Ticino, premiate nell'ordine... anche se poi il calcolo ufficiale dei punti dirà che il Ticino è secondo e che il Trentino è terzo! Seguono Baviera, Grigioni, Baden-Wurttenberg, Lombardia, Alto Adige, Salisburgo, Tirolo e Vorarlberg.
Per il Trentino rimane il rammarico per il mancato computo dei punteggi di staffetta, che avrebbero potuto incoronare nuovamente come vincente la squadra guidata da Fabio Hueller ed Andrea Rinaldi (alla peggio sarebbe stata seconda a pochi punti dal Ticino, penalizzato anch'esso dall'annullamento delle staffette).

L'Arge Alp tornerà in Italia nel 2005 ed avrà come scenario la Lombardia, prima della nuova trasferta nel Salzburgland per l'edizione 2006 che è stata presentata ufficialmente proprio sabato sera da Gunther Nowotny.