Lanternino   news
 
21-05-2006
TRIVIGNO - CAMP. REGIONALE SPRINT
 
di Stefano Galletti
 
Se è una “due giorni”, ci sarà stato anche un primo giorno. La prima tappa della due giorni di Trivigno è stata dedicata alla disputa del campionato lombardo sulla distanza sprint. Un appuntamento di taratura inferiore rispetto a quello del 2005 valido come Campionato Italiano, ma una occasione per chi era già presente a Trivigno (oltre 250 partenti) per partecipare ad un’altra gara titolata e per fasare la propria resistenza all’altitudine di questa zona.
Il testimone dei tracciati passa di padre in figlio: al Federico Cancelli del 2005 subentra l’Antonio Cancelli del 2006 ritornando verso la zona di partenza ho notato parecchi atleti rivolgergli cenni di apprezzamento per il tracciato disegnato, e questo va sicuramente ad incoraggiamento del lavoro di “Tonio” che insieme a Corrado Arduini guida i team di Tumiza Chiari ed Atletica Interflumina Casalmaggiore nell’organizzazione della due giorni. Rispetto al 2005, la zona di partenza di ieri diventa zona d’arrivo di oggi, mentre i percorsi si sviluppano secondo i dettami moderni della distanza sprint: difficoltà poche, anche su una carta come quella di Trivigno, e gambe che devono volare da un punto all’altro in una ridda di cambi di direzione e di ambiente circostante, da quelle tutte nel giallo di un prato alpino a quelle tutte le verde di un bosco mai troppo aggressivo. E’ così che anche molti atleti con scarse doti atletiche sono riusciti a volare i percorsi a 6 minuti al kmsf, salvo poi scoprire che i “soliti noti” su quegli stessi percorsi erano scesi a 4, 4.5 minuti al kmsf...

Quale può essere la tattica di gara su una distanza del genere in simili condizioni? Una sola: correre, correre forte dall’inizio alla fine, partire forte e finire fortissimo (come dice qualcuno) e soprattutto non sbagliare mai. Chi sbaglia è perduto, l’errore non si recupera più, la distanza diventa una sorta di gara ad eliminazione dove persino punzonare 15 volte in una frazione di secondo in meno degli avversari può scavare un solco difficilmente colmabile. Questa la tattica secondo chi scrive. Ma forse bisognerebbe rivolgere la domanda a Daniele Pagliari (Forestale), vincitore dell’H21 con soli 9 secondi di vantaggio su Marco Seppi (Cus Bologna) e 17 su Paolo Mario Grassi (FitMonza) seguono poi Alessio Tenani (Forestale), il bravissimo Jonas Rass (T.O.L.), Antonio Franco (Erebus Vicenza) e Dario Bertolini (IK Prato) ex-aequo e poi Mikhail Mamleev (SLV), e siamo ancora entro il minuto di ritardo. Un po’ più sgranato il gruppo in campo femminile, ma solo perchè Christine Kirchlechner (T.O.L.) vola i 2,8 kmsf in meno di 15 minuti e l’unica a resisterle è Marina Simion (US Primiero) Helga Bertoldi (Forestale) conquista il terzo posto ai danni di Heike Torggler (T.O.L.) e Laura Scaravonati (Forestale) ed Alice Russian (CAI XXX Ottobre) completano il quadro delle atlete che limitano i danni rispetto all’atleta altoatesina.

In campo giovanile i nomi che spiccano sono quelli di Lucia Curzio (Orientamondo) che vince la D20 e di Rosanna Nogara (Nirvana Verde) che fa sua la D16, mentre la D12 va a Agnese Conci (Crea Rossa). Tra i ragazzi Riccardo Baccega (Panda Valsugana) lascia indietro tutti i coetanei compreso il fratello Samuele in H12, mentre in H16 scava un solco profondo tra se ed il resto del plotone Roberto Dallavalle (Caleppiovinil) ed in H20 è Martin Thomaseth (T.O.L.) a portare a casa il primato.
Tra i veterani un pronostico bene informato diceva: “Casagrande o Cipriani, terzo Anuchkin”. Chi scommetterebbe dei soldi contro questo esperto? Vince Andrea Cipriani (Panda Valsugana) su Enrico Casagrande (Or. Pergine) ed Oleg Anuchkin (T.O.L.), ma anche in H50 chi punterebbe contro Tiziano Zanetello (Erebus Vicenza) che porta a casa l’ennesimo primato in classifica? Nell’altra metà del cielo i nomi delle vincitrici sono invece quelli di Larisa Anuchkina (T.O.L.) in D35 e di Anne Brearley (CAI XXX Ottobre) in D50.