Lanternino   news
 
24-11-2004
CONCLUSIONE STAGIONE LOMBARDA 2004
 
di Stefano Galletti
 
Il calendario agonistico 2004 del Comitato Regionale Lombardo si chiude a Casalmaggiore (Cremona) con la disputa di una gara regionale a formula “one man relay”, organizzata dalla locale Atletica Interflumina. Sono stati circa 180 gli atleti convenuti da tutta la Lombardia, ma anche dal Piemonte, dall’Emilia, da Veneto Trentino e Liguria, a darsi battaglia per le stradine del paese sulla sponda del Po, per una “Festa del Lanternino” ottimamente organizzata ed ottimamente riuscita... che lascia agli assenti soltanto l’amaro in bocca. Amaro in bocca che sicuramente non hanno patito i presenti, visto che gli organizzatori sono riusciti ad offrire a degno corollario della festa un lauto buffet (compreso nel prezzo dell’iscrizione) a base di salumi e formaggi tipici, vino e dolci in quantità... a questo aggiungiamo il fatto che i buoni uffici dell’Interflumina hanno garantito ancora una volta la presenza del sole: si spiega anche così la proposta, scherzosa ma speranzosa, di organizzare nel 2005 almeno 7\8 gare in questi dintorni.
La fredda mattinata in riva al fiume viene riscaldata dalle parole del bravo speaker Corrado Arduini, che riesce nell’intento di coinvolgere nell’atmosfera di festa atleti, pubblico (si, perchè abbiamo avuto anche un po’ di pubblico) ed autorità, e riesce a raccontare anche la gara senza perdersi nemmeno un passaggio degli atleti di testa nonostante il continuo andirivieni da e verso il centro storico. Già, perchè la formula prevede una partenza mass start con primo punto uguale per tutti nella piazza principale di Casalmaggiore (nella quale è strategicamente posizionato il Professor Stassano che racconta ai passanti e al pubblico lo svolgimento della gara), poi un primo giro ad “ali di farfalla” con lanterne ravvicinate e continui passaggi nella stessa piazza, colonizzata dagli atleti che la attraversano in tutte le direzioni, per tornare poi sulle rive del Po per il primo cambio cartina. Il secondo giro è costituito da un doppio attraversamento da nord-ovest a sud-est del borgo alcuni atleti lo hanno giudicato un po’ monotono, dopo la baraonda iniziale: invece più tardi vorrò tornare su questo secondo giro. Le categorie più lunghe tornano in riva al fiume per il terzo ed ultimo giro, con le prime lanterne in paese e poi il tuffo nell’area del parco golenale (la zona che assorbe le acque del fiume in caso di superamento degli argini) con attraversamento di un’ampia zona bianca e piatta, dal fondo fangoso e scivolosissimo, prima delle ultime lanterne in riva al Po e dell’arrivo.

Mass start significa anche che gli atleti più bravi hanno potuto “marcarsi” e controllarsi a vista per buona parte della gara, e solo chi ha davvero una marcia in più si è staccato di dosso la concorrenza prima delle ultime tratte. In D15 vince ancora una volta Julia Shutkovskaya (Orienteering Como), che regola di pochi secondi Ludovica Rizzello (Sesto 76 Lisanza) in D18, D35 e D45 vincono con un buon margine di vantaggio Valentina Brambilla e Annamaria Riva (Pol. Besanese) e Lucia Sacilotto (Unione Lombarda): soprattutto Valentina mostra di avere doti atletiche che al momento l’avvantaggiano decisamente sulle coetanee. Tra i maschi, soltanto i più giovani e i veteranissimi risolvono la questione con un margine tranquillizzante: sono Davide Ubaldi (Interflumina) e Giuseppe Alghisi (Tumiza Chiari) le altre categorie sono tutte combattutissime: in H18 i 4 contendenti terminano allo sprint, divisi in totale da 12 secondi, e Bruno Brozzi (Interflumina) la spunta per 5 secondi su Alessandro Vandoni (Sesto 76 Lisanza), poi Antonio Carrozzo (Sesto 76 Lisanza) a 10 secondi e Lorenzo Piola (Interflumina) a 12. In H35 arrivo in volata tra Giorgio Paoli (Orienteering Pergine) e Alberto Grilli (Cus Parma) e questa volta Alberto deve accontentarsi del secondo posto a 2 secondi dal trentino: forse si consolerà con sesta vittoria consecutiva nel Trofeo Centri Storici Lombardi, oppure pensando che il suo avversario era sbucato fuori da protagonista sulla scena orientistica nazionale battendo gli atleti delle Fiamme Gialle proprio in una gara con mass start per il terzo posto ancora una volata tra Angelo Bozzola (Punto Nord) e Stefano Brambilla (Unione Lombarda), e poi volate a ripetizione per le posizioni di rincalzo tra Eugenio Pessina (Punto Nord), Stefano Mattiotti (Tumiza) e Roberto Biella (Sesto 76 Lisanza). In H45 Renato Martinetto (Matteotti Doc) vince con 20 secondi di vantaggio sull’australiano Malcolm Lyon, neo-acquisto dell’Unione Lombarda i due lasciano a 3 minuti il duo Riccardo Brambilla (Tumiza) e Stefano Zonato (Erebus Vicenza), divisi da un solo secondo.
Nella categoria assoluta maschile parte forte Simone Grassi (Lombardia Orienteering), tallonato per lunghi tratti da Vincenzo Crippa (Pol. Besanese) anche Marco Bezzi (Caleppiovinil) si affaccia al comando al secondo giro, ma più che la fatica forse influisce sulla sua concentrazione il fatto di essere stato targato come “noneso” dallo speaker al termine del secondo giro (Corradoooooo: Marco è solandro...). Nelle ultime tratte Simone e Vincenzo si studiano da vicino e favoriscono il rientro di Marco cosicché i 3 atleti accomunati dalla bandiera dell’IFK Bombarda arrivano in parata e si classificano al primo posto ex-aequo.
Resta la categoria assoluta femminile. E torna la questione del secondo giro. Sarà forse stato anche un po’ monotono, ma chi viaggiava nelle retrovie (ehmmm...come mai conosco questi “retroscena”?) ha approfittato della lunga tratta prima descritta, percorsa avanti e indietro per buona parte sulla stessa strada, per vedere il momento cruciale della gara: l’allungo decisivo di Federica Maggioni (Pol. Besanese) che lascia indietro a una decina di secondi di distanza le une dalle altre Oxana Shutkovskaya (Orienteering Como), poi Ombretta Milesi (GS Delta), poi Tatiana Brambilla (Tumiza, sarà costretta al ritiro per infortunio a poche tratte dall’arrivo... auguri Tatiana), poi Emanuela e Michela Titoli (Punto Nord) e ancora tutte le altre: una lunga fila di concorrenti che procedono sempre più sgranate sotto la spinta della ragazza brianzola. Ed a rendere più avvincente questo scenario ha fatto la sua comparsa anche Barbara Giuganino (Matteotti Doc) che corre (e se la cava bene) in HA, ma nel secondo giro si trova a non più di 10 metri da Maggioni, quasi a far parte anche lei del gruppo di testa delle DA.

Poi viene il tempo della festa, del buffet, dei discorsi (incisivi e coinvolgenti quelli del Prof. Stassano e di Dario Galbusera) e delle premiazioni: il Campionato di Società 2004 viene vinto per la prima volta dall’Unione Lombarda Milano (dopo 4 secondi ed un terzo posto), ma le premiazioni individuali sono troppe per citarle tutte ed essere equi con tutti gli atleti. Quando arriva il tempo dei saluti si parla già della stagione 2005, e non occorrerà neanche aspettare molto per vederla arrivare: è già in cantiere infatti un “circuito notturno invernale” che, in mancanza delle gare valide per i trofei regionali, terrà compagnia ai soliti tenaci irriducibili nei mesi di dicembre e gennaio.