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La sinergia tra i Comitati lombardo ed emiliano che ha portato alla disputa in territorio parmense della prima prova del Trofeo Lombardia (e prima prova Trofeo Emilia Romagna) non si è fermata alla proverbiale ospitalità, all’organizzazione da parte del Cus Parma di una bella gara in un bosco praticamente sconosciuto ai più, alla realizzazione di una tappa di gara regionale che (vista la stagione appena iniziata) ha convogliato ai Boschi di Carrega tanti atleti ed atlete di livello nazionale. Per quanto mi riguarda, anche il compito di svolgere il consueto resoconto per il sito della Fiso è stato assunto dall’amico Bruno Trebbi che in tempo quasi zero ha prodotto il suo pezzo per il sito web nazionale, lasciando per una volta a me il compito di prendermela un po’ pi comoda e di scrivere magari con un occhio rivolto per lo più ai risultati dei miei conterranei di regione. Vediamo allora come ce la siamo cavata sui tracciati che Francesca Pellizzola ha predisposto tra i profondi valloni del bosco tra Collecchio, Felino e Sala Baganza. Innanzitutto anticipo un commento ai tracciati che troverete anche nel prossimo numero del Nuovo Lanternino (inuscita a Menaggio) a forma di Giuseppe Bambozzi: personalmente, visto il tracciato HA, ritengo che il tracciatore (o si dice “la tracciatrice”?) abbia svolto egregiamente il suo compito nel 2006 più volte i commenti ai tracciati si sono potuti basare unicamente sull’esperienza diretta del sottoscritto (in H35) e su qualche commento colto qua e là per altre categorie. Tornato (per scelta... editoriale) in HA devo ammettere che il nostro tracciato era veramente molto vario e complesso: una farfalla iniziale che ha offerto a tanti bei nomi elite qualche difficoltà momentanea, qualche tratta di normale tragitto prima di una (12-13) in cui scegliere il profondo vallone o il lungo aggiramento (mi pare di aver capito che la risposta sia stata: tutti nel vallone tranne Tenani... e il sottoscritto!), altre tratte rapidissime, letteralmente a mordi (la lanterna) e fuggi (verso un altro punto), nuova tratta iperchilometrica di spostamento con almeno 4 o 5 scelte possibili ed infine loop finale ad arrivare sul traguardo.
In HA il migliore tra i lombardi è stato Giaime Origgi (ooooppssss... corre per l’IK Prato, ma è lombardo, no?), in testa alla gara finché la distanza è rimasta quella a lui favorita (sprint o middle), poi ottimo settimo Davide Rusconi (Nirvana Verde) e Paolo Mario Grassi (FitMonza) e Vincenzo Crippa (Nirvana Verde) al nono e decimo posto. Segnalo unicamente per questa volta tra il 27° e 31° il pattuglione compatto dei 5 atleti dell’Unione Lombarda (diciamo 4 atleti ed un panzottello, che infatti è l’ultimo dei 5) con età media ben superiore alle 40 primavere...
In DA podio (terzo posto) per Federica Maggioni (Pol. Besanese) dietro alla ticinese Tulla Spinelli (SCOM Mendrisio) e alla altoatesina Heike Torggler (TOL) in una classifica nella quale l’età media è invece veramente minima dato che tra il secondo ed il nono posto sono tutte altele tra il 1983 ed il 1990 (e adesso la brava Corinne Somenzi, al decimo posto, del 1979 non mi rivolgerà più la parola...).
A volo d’uccello sulle altre categorie senza distinzione alcuna.
In D12 primo posto per Linda Liu (Or. Como) e terzo per Chiara Gatti (Pol. Besanese) secondo posto in D14 per Elisa Zametta (Interflumina) e terzo per Giulia Folci (Or. Como). In D18 Julia Shutkovskaya (Or.Como) di anni 13 vince davanti a Lucia Curzio (Junior Piemonteam) di anni 15...
La D35 parla con la lingua delle grandi lombarde Daniela Putzu (Varese Orienteering) e Ornella Maffetti (Sesto 76 Lisanza), ed anche loro pescano fuori della loro categoria perchè sarebbero over 40 o over 45 (altri saluti persi...). Maria Grazia Reali (Unione Lombarda) e Donatella Scattolin (Sesto 76 Lisanza) nelle posizioni 2 e 3 del podio in 40, mentre in D45 dietro alla solita vincitrice Bea Arn (Scom Mendrisio) la prima lombarda è Maia Camerini (Vivaio) in 10° posizione. Il Vivaio vince anche in DB e DC con Eugenia Police e Francesca Minetto.
Maschietti: Giorgio Ferlinghetti (Tumiza) in H12 terzo dietro a Tobia Pezzati (Scom Mendrisio), Marco Palmieri (Nirvana Verde) in H14 è il primo dei lombardi al quinto posto. Non sfugge a Simone Benini (Pol. Besanese) la vittoria in H16 davanti a Nicola Manzoni (Nirvana Verde) Alberto Trauzzi (Interflumina) con l’ottavo posto in H18 si aggiudica il primo posto tra i lumbard. In H35, una sempre super H35 nonostante la mia fuoriuscita (?!?) Corrado Arduini (Interflumina, 2°), Roberto Biella (Sesto 76 Lisanza, 4°) e Marco Giovannini (Unione Lombarda, 5°) tengono altro il vessillo della rosa camuna. Stesse identiche posizioni per Angelo Bozzola (Unione Lombarda), Moritza Etter (S.Alessandro Bergamo) e Riccardo Ferlinghetti (Tumiza) in H40. Un enorme Roberto Villa (Pol. Besanese) è l’unico in H45 a mettete il sale sulla coda di Giorgio Paoli, a seguire appena giù dal podio Alessandro Manzoni (Pol. Besanese). Saranno forse due componenti di una bella staffetta H45 ai nazionali con Sergio Pirovano, sesto in H50? In H55 sempre Pol. Besanese e sempre secondo posto per Carlo Nessi. Resta spazio per dare il bentornato a Roberto Ranghieri (Vivaio, 6° in HB) disperso dopo una sua memorabile valida tracciatura del campionato a staffetta regionale corso alcuni anni fa a Sesto Calende infine Andrea Minetto (Vivaio) è 2° in HC,
E per il momento è tutto, dal coro dei lombardi alla crociata dei Boschi di Carrega. |
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