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  Lanternino   news    
   
22-02-2005
   
DUE GIORNI DEL PARCO DI MONZA
 
di Stefano Galletti
 
 
E così anche l’inverno orientistico 2005 ha vissuto la sua tappa nel Parco di Monza, la gara “nonna” del calendario lombardo che da un paio di anni si sdoppia in una “due giorni” MBO + CO con classifiche parziali e somma dei tempi per l’assegnazione del Trofeo del Parco. Gara “nonna”, si, ma ogni anno aggiunge qualcosa al proprio pedigree: nel 2004 i bikers erano riusciti a “sforare” nella zona dell’autodromo, con passaggi sotto la parabolica e nella zona box... nel 2005 ecco che il classico ritrovo alle cascine del parco di sposta presso la Sala Fotografi adiacente alla Direzione Corse... suggestivo, non è vero? Il resto lo raccontano i partecipanti, una ottantina per la prova di MBO valida come seconda prova del trofeo Lombardia e quasi 140 per la prova domenicale di CO (a cui vanno aggiunti i rappresentanti della categoria Scuole che per fortuna a Monza non mancano mai), che si sfidano sui tracciati di Simone e Paolo Mario Grassi ed Emanuele Patton ... e la domenica il Lombardia Orienteering fa trovare loro anche la neve!
Ma andiamo con ordine. Si inizia sabato pomeriggio con un freddo pungente ed un cielo cupo, ma senza precipitazione alcuna così i bikers possono gareggiare all’asciutto e sciorinare anche nel parco le loro doti orientistiche: perchè i tracciati danno la possibilità di poter fare più scelte di percorso, con alcuni punti posti in zone con rete di sentieri molto fitta ad avvantaggiare come sempre chi arriva preciso sul punto. E mentre si sente forte il rombo delle Porsche che corrono sul circuito gli orientisti continuano a sgattaiolare dentro e fuori dai sottopassaggi del circuito... Le classifiche di tappa mostrano in H18 la doppietta trentina della famiglia Dematté (Trent-O), con Marco e Luca ai primi due posti per la gioia di mamma Cristina e papà Stefano, poi Angelo Bozzola (Punto Nord) che vince in H35 davanti ad un atleta del Nirvana verde, quel Frediano Denti che non ti aspetti protagonista proprio qui ed invece si toglie la soddisfazione di lasciare ad altri due minuti Eduard Shutkovsky (Orienteering Como). Cristina Turolla (Punto Nord) vince in D35 con quasi 5’30” di vantaggio su Laura Piatti (Orienteering Como), ed Alessandro Di Pace (Varese orienteering) si toglie un’altra soddisfazione in MBO battendo Remo Madella (Unione Lombarda) e poi Antonio Serini (Forestale) e Davide Fumagalli (Nirvana verde) che chiudono al terzo posto con lo stesso tempo. Tra i giovanissimi vincono Alberto Denti (Nirvana verde) e Julia Shutkovskaya (Orienteering Como). Ora una domanda: che sia il caso in futuro di chiedere in prestito il cronometraggio Formula 1 alla Direzione Corse? Perchè qui cominciano ad essere importanti anche decimi e centesimi: in H45 vince Alessandro Manzoni (Punto Nord) con 4 minuti di vantaggio su Roberto Villa (Pol. Besanese), ma al terzo posto Renato Martinetto (Matteotti doc) chiude ad un secondo dal brianzolo ... ed era 1 secondo avanti a lui alla lanterna 100. Ed in DA la situazione è la stessa ma ci si gioca la vittoria: è Michela Titoli (Punto Nord) ad arrivare all’ultima lanterna con 1 secondo di ritardo sulla compagna di squadra Alessandra Gariboldi, ma è suo lo sprint vincente, con il classico secondo di vantaggio.

Arriva la domenica, e sembra di correre nella “frozen tundra” nebbia e neve la fanno da padroni, certo sono solo 5 centimetri di nevischio ma l’atmosfera diventa ancora più suggestiva. Anche le tracce degli atleti dovrebbero diventare più visibili ... ma siamo sicuri che le orme di certi piedi portino sempre alla nostra lanterna? Anche se non tutti gli orientisti portano il 49 di piede (quindi solo un esperto podologo poteva districarsi tra le varie calzature), domenica al Parco c’è stato anche chi (per evitare di essere seguito?) non ha esitato a gettarsi nelle gelide acque del Lambro che, come i fumetti di Tex Willer insegnano, non lasciano tracce agli inseguitori!
Sui tracciati con diverse possibili scelte di percorso e dei punti "insidiosi" che hanno tratto in errore orientisti anche esperti hanno fatto letteralmente il vuoto in H35 Gianluca Di Stefano (AAA Genova) ed Eduard Shutkovsky, ed in H45 Renato Martinetto. In HA Antonio Serini va a prendersi vittoria di tappa e Trofeo lasciando a 1’40” Vincenzo Crippa (Pol. Besanese) e a più di due minuti Stefano Gottardi (Tumiza) vittorie tra i giovani di Matteo Biella (Sesto 76 Lisanza – H12), Lorenzo Lo Grasso (Cus Torino – H14) e Denis Shutkovsky (H18) che ribalta a suo favore la classifica di categoria. Il solito arrivo al fotofinish questa volta è tra Oxana Shutkovskaya (Orienteering Como) e Annamaria Riva (Pol. Besanese) in D35, ed anche questa volta è l’atleta comasca che arriva con 1 secondo di ritardo alla 100 ma prevale sul traguardo. In DA si rivede in cima alla classifica Ombretta Milesi (GS Delta) che lascia a due minuti Barbara Giuganino (Matteotti Doc) e a quattro Federica Maggioni (Pol. Besanese) e Giuganino si aggiudica il trofeo femminile pur essendo partita per la prova domenicale con un fardello di 6 minuti di ritardo. La solita Julia Shutkovskaya ed Irene Zanella (Cus Torino) vincono nelle categorie giovanili femminili.

La stagione regionale entra nel vivo il prossimo fine settimana con la disputa a Tradate (Varese) della prima prova del Trofeo Lombardia di C.O., con una gara sulla lunga distanza a cura dell’Unione lombarda Milano.
 
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