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  Lanternino   news    
   
21-10-2007
   
Forse non tutti (gli orientisti) sanno che...
 
di Stefano galletti
 
 
Forse non tutti (gli orientisti) sanno che... il motivo per il quale sono stati chiamati a gareggiare domenica 21 ottobre a Monte Moria, sull’Appennino piacentino, risale addirittura al leggendario Camel Trophy! Tranquilli. Per chi non era presente, la gara non è stata un susseguirsi di prove speciali ai limiti delle possibilità umane, con bivacchi a cielo aperto e la possibilità di gareggiare in coppia con (lui si ex Cameltrophysta) il campione italiano Dennis Della Santa. Nulla di tutto questo.
Più semplicemente, l’impianto cartografico di Monte Moira nasce dall’incontro, avvenuto proprio al Camel Trophy, e dalla felice intuizione di Francesco Giandomenico, maestro orientista storico, e Roberto Lorenzati, specialista di raid adventure e di corsi di sopravvivenza, nonché ideatore di “Orienteering Experience”, realizzata proprio sul Monte Moria per ospitare gli allenamenti dei partecipanti all’Isola dei Famosi. L’incontro tra i due suddetti personaggi dell’avventura estrema deve essere avvenuto proprio al Monte Moira, e deve essere bastata una sola occhiata in giro a Francesco Giandomenico per accorgersi che i paraggi potevano splendidamente prestarsi ad una competizione orientistica di alto livello. Cosa serve a questo punto per organizzare una gara? Serve una carta... ed ecco allora il consueto trio di cartografi russi realizzare un ottimo impianto (mi viene suggerito che l’uso accentuato e dettagliato delle curve ausiliarie è proprio dei rilievi russi) e nell’ottobre 2007 sono i comitati regionali di Lombardia ed Emilia Romagna ad accordarsi per una prova di trofeo regionale agli ordini del team FitMonza. Un connubio tra i due comitati che potrebbe portare nuovi frutti nei prossimi anni, con la realizzazione auspicata dal presidente CRL Giuseppe Ceresa di nuove collaborazioni, e che ha già portato a Monte Moira oltre 300 orientisti (e ben 30 esordienti) a cimentarsi in una gara sulla media distanza ben tracciata da Francesco Giandomenico e Paolo Mario Grassi, cui sono andati al termine i complimenti dei concorrenti arrivati da Lombardia ed Emilia (ovviamente), e poi da Liguria, Veneto, Alto Adige, Trentino, Toscana e Piemonte.
Vediamo allora chi ha primeggiato nella prima edizione di questa “Isola degli orientisti Famosi”, vera e propria anteprima di una prova di Coppa Italia che (attenzione! attenzione!) potrebbe tornare in questa zona nel 2009.

Sono Michele Caraglio e Michela Guizzardi (entrambi Cus Bologna) ad aggiudicarsi la prova assoluta, disputata sulla distanza di 5,8km + 250 metri di dislivello in campo maschile e di 4,4 km + 150 metri di dislivello in campo femminile. Favoriti della vigilia, dall’alto dei loro titoli e dei loro podi nazionali, non si sono fatti intimorire nemmeno dai rigori di una giornata che non ha superato all’ombra i due\tre gradi di temperatura, ma non hanno nemmeno avuto tutta questa vita facile ad aggiudicarsi la competizione dinnanzi alla sfida posta da Federica Maggioni (Pol. Besanese) e Mario Ruggiero (Nirvana Verde), che hanno conquistato il secondo posto rispettivamente a quasi 3 e 2 minuti di distacco. Al terzo posto due giovanissimi: Lucia Curzio (Junior Piemonteam – classe 1991) e Jacopo Benini (Pol. Besanese – classe 1988), a confermare l’ottima vena dei giovani orientisti del nord-ovest, visto che sia i vincitori che i secondi arrivati non sono poi così attempati.
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In campo juniores, le categorie maschili vedono vittorie per la Lombardia (Thomas Manzoni, Punto Nord Monza – M12), Alto Adige (Mikhail Anuchkin, T.O.L. – M14), Piemonte (Samuele Curzio, Junior Piemonteam – M16) ed Emilia Romagna (Luca Bignami, Pol. Masi – M18). In campo femminile tripletta per la Polisportiva Besanese con Alessandra Arrigoni (W12), Anna Caglio (W14) e Maria Chiara Crippa (W18) interrotta solo da Anthea Comellini (Tumiza Chiari), vincitrice in W16.
Tra i veterani in M35 si impone Massimo Balboni (GiocaFaenza), classe ’57 quindi potrebbe fare la sua parte anche in M40, o M45, o M50, ma viene tra i “master giovani” a far valere uno stato di forma come mai forse nella sua lunga carriera orientistica. Una relativa sorpresa la vittoria di Francesco Maffetti (Sesto 76 Lisanza) in M40, e poi le franche vittorie di Massimo Accorroni (Varese Orienteering – M45) e della coppia dell’Or. Pergine composta da Helmuth Murer e Gino Vivian in M50 e M55. Tra le veterane si impongono Giovanna Varoli (AAA Genova – W35), Annamaria Riva (Pol. Besanese – W40) e Lucia Sacilotto (Unione Lombarda – W45).
Infine vittorie per Gabriele Mosti (IKP – MB), Giovanni Greco (I.C.Croce – MC), Camilla Bellanzon (Pol. Adolescere – WB) e Silvia Spocci (Interflumina – WC)
 
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