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  Lanternino   news    
   
10-05-2004
   
2 GIORNI DEL TICINO 2004
 
di Stefano Galletti
 
 
Durante il fine settimana del 1° e 2 maggio la zona del sopra-luganese denominata "Capriasca" ha ospitato l'edizione 2004 della 2 giorni del Ticino, gara internazionale in due tappe con formula classica il sabato e partenza a caccia la domenica, alla quale hanno preso parte oltre 1400 concorrenti, in pratica il fior fiore dell'orientamento elvetico in tutte le categorie eccezione fatta per alcuni campioni impegnati all'estero.
Per una gara cosi' imponente, a soli 80 chilometri circa da Milano, pur in un fine settimana che offriva la gara di Nova Ponente in Alto Adige valida come Campionato dell’Alto Adige ed il Campionato italiano di MBO alle Lochere di Caldonazzo, si poteva prevedere una partecipazione nostrana piu' massiccia. In realta' sono stati solo dieci i lombardi che hanno affrontato la trasferta, di cui 4 iscritti alle gare ticinesi sotto la bandiera del Gold Savosa le cause: forse un momento di riposo in una stagione gia' lunga ed impegnativa, la contemporaneita' con gli italiani MBO ai quali hanno preso parte alcuni lombardi avvezzi alle trasferte oltre Brogeda, forse anche la quota d'iscrizione, 42 Franchi, giudicata molto alta per due gare su cartine gia' piu' volte percorse in lungo ed in largo (d’altro canto organizzare una manifestazione per un simile numero di partecipanti alza sicuramente i costi).

La formula a caccia dovrebbe privilegiare lo spettacolo della domenica: guardando asetticamente le classifiche ci si poteva aspettare qualche capovolgimento di fronte maggiore di quelli realmente avvenuti se non mi e sfuggito qualcosa, la rimonta piu' sensibile e' avvenuta partendo da un quarto parziale di tappa, e non ci sono stati crolli al vertice dopo la prima tappa se nel 2003 la tappa del sabato aveva avuto uno svolgimento più tranquillo con epilogo in zona cittadina sulla carta di Origlio - San Zeno (il che aveva contribuito a tenere molto compatti i primi ranghi delle classifiche), nel 2004 si ' tornati ad una tracciatura più classica, cosicche' spesso i risultati del sabato non si sona discostati da quelli della domenica (la rimonta prima citata e' quella di Lucia Hasler in D55 dal quarto posto, ma partiva con soli 67 secondi di distacco dalla leader). Si sono alternate dunque classifiche molto compatte, anche a causa dell’alto numero di partecipanti, e classifiche dal volto quasi definitivo gia’ alla fine della prima tappa.

Scorrendo i risultati balza all'occhio la vittoria di Francesco Guglielmetti (Gold Savosa), non tanto per il risultato in se, giacche’ in Lombardia siamo abituati a vederlo primeggiare in H35 anche ai recenti Campionati Italiani sprint a Pra’ Riondo ha fatto suo il primo posto e nella Coppa Italia di domenica e’ stato preceduto dal solo Oleg Anuchkin sulle coste del Beigua. Quando si cimenta in HA nel Trofeo Lombardia e' un avversario duro per tutti ed un treno di sicura puntualita' (ma solo per coloro che riescono ad agganciarlo, altrimenti non resta che prenderne la targa...). La sua categoria alla 2 giorni del Ticino? H50 naturalmente! Michele Guglielmetti, altro cacciatore di premi in terra lombarda a piedi ed in mountain bike (e’ atteso alla conferma a Villaguardia), si deve accontentare per cosi’ dire del quarto posto in H45, mentre un altro che si difende alla grande e’ Roberto Tettamanti in H35 cogliendo alla fine un ottimo terzo posto nella gara dominata da tale Dominik Humbel (nome che dovrebbe essere piu' che noto a chi segue questa disciplina): Humbel strapazza la concorrenza il sabato infliggendo 5 minuti a Tettamanti e si “accontenta” di controllare la situazione nella seconda tappa. IN HE il grande Stefano Maddalena chiude al quinto posto la prima tappa, poi nella seconda tappa stacca la spina a meta' gara e il suo 37esimo parziale lo relega al 14esimo posto finale. Resta ancora una citazione per l'immarcescibile Fausto Tettamanti, istituzione assoluta dell'orientamento ticinese, elvetico ed internazionale a qualche H35 sara' capitato dei vederlo in gara, magari di essere stato battuto (e' successo a molti di noi) e di non aver notato motivi per una presentazione cosi' imponente: il soggetto corre in H65 (e' del 1936), vince la prima tappa ma nella seconda deve lasciare campo libero a Eric Bucher per pochi secondi.
L'arrivo piu' contrastato? Sembra un non-sense, ma e' quello dell'H75 con 4 concorrenti racchiusi alla fine in 9 secondi. Arrivi in volata anche tra le D14, D16 e D18, mentre in D35 l'altra cacciatrice di vittorie Michela Conti perde il primato per 42 secondi su Cornelia Muller dopo aver vinto la prima tappa per 22 secondi. Judith Pfister-Bieri in D50 rimonta 4 minuti a Silvia Baumann e la batte in volata per 2 soli secondi.
Nell’Elite femminile il tifo (maschile) dei lombardi assenti e presenti si divide equamente tra la 37enne Brigitte Wolf e la 20enne Martina Fritschy (che a Mendrisio nel 2003 ha spezzato piu' di un cuore italico...). 44 secondi di vantaggio per Martina dopo la prima tappa, 43 di vantaggio finale per Brigitte al termine della seconda: questa volta la classe e l'esperienza hanno giovato a favore della meno giovane e piu' titolata Wolf, ma il tempo gioca tutto a favore della Fritschy. In campo maschile sussulti ed adrenalina in H40 con Reto Muller a chiudere con soli 26 secondi di vantaggio dopo essere partito con 7 secondi di ritardo su Andreas Curiger, mentre in H55 al favorito Franz Wyss basta un dodicesimo posto nella seconda tappa per chiudere la 2 giorni con quasi 3 minuti di vantaggio, dopo aver dominato (come Humbel) la prima tappa.
L'Elite maschile e' guidata dai due concorrenti dell'OLG Chenau, Marc Lauenstein e Baptiste Rollier, che chiudono a 80 secondi di distanza l'uno dall'altro la prima tappa (ma il terzo e' a 5 minuti) nella seconda tappa sembrano quasi giocare allo specchio, visto che il vantaggio di Lauenstein resta costante per tutta la gara, con Rollier sempre a poco piu' di un minuto e mai sotto i 60 secondi di distacco. Un undicesimo e nono posto parziali sono sufficienti per mantenere le prime due piazze del podio.

I lombardi? Fabrizio Iozzi in HE, Edoardo Macchi in H20, Ernesto Macchi in H55 e Davide Ponti in HAK, e questi corrono tutti per il Gold Savosa poi Luca Battistoni in H45, Alberto Grilli, Andrea Gianotti ed Alessandro Di Pace in HAK, Alessandro Marzari e Paolo Bocchiola in HB .
 
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