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  Lanternino   news    
   
10-11-2008
   
La Lombardia ed il Canton Ticino finalmente uniti... da accordi orientistici!
 
di Stefano Galletti
 
 
Nella giornata di sabato 8 novembre, alle ore 10,00 presso la sala del CONI provinciale di Como, si verificherà un evento di importanza strategica per il mondo orientistico lombardo, e forse non solo: alla presenza dei dirigenti del Comitato Regionale Lombardo e dell’ASTI (l’equivalente del CRL per il Canton Ticino), e con la presenza del presidente del CONI PROVINCIALE DI COMO Dott. Alberto Botta, verrà firmata la prima convenzione sugli impianti cartografici fra ASTI e Comitato Regionale Lombardo.

Per saperne di più su questa iniziativa, che ha avuto una lunga gestazione e che sicuramente, tra i vari benefici, dovrebbe evitare che in futuro orientisti ticinesi e lombardi si trovino a concorrere nella stessa giornata su terreni distanti non più di 50 chilometri ma separati da un confine, è stata realizzata una piccola intervista con il Presidente del CRL Giuseppe Ceresa:


D: l’idea di una collaborazione tra Lombardia e Canton Ticino non è nuova. Negli anni ’90 alcune gare di Trofeo Lombardia sono state valide anche per il TMO (Trofeo Miglior Orientista) ticinese. Qui però si va al di là dello svolgimento una tantum di una tappa in comune, ma si parla di un accordo strategico di collaborazione. Quali fattori sono stati decisivi per arrivare a conclusione di questo processo?

R: uno dei fattori che hanno dato impulso recente all’accordo è il fatto che, nel corso del 2006, l’ASTi ha acquisito dalle società ticinesi di corsa d'orientamento tutti diritti relativi alle cartine di corso d'orientamento del Canton Ticino ed è ora nella condizione di pianificare meglio i futuri rilievi senz’altro, vista l’esiguità del territorio ticinese (e vista anche la conformazione “a costa ripida” delle classiche carte ticinesi n.d.r.) ASTi guarda con interesse alla possibilità di cartografare terreni interessanti anche nelle regioni lombarde (e fors’anche piemontesi) situate entro una certa fascia di territorio a ridosso del confine italo-svizzero. Per realizzare questo progetto, però è indispensabile l’accordo del CRL anche nei rapporti con le autorità locali e la FISO. I primi contatti del 2007 si sono poi trascinati fino a oggi per una definizione migliore dell'accordo, ed anche per qualche problema sorto sul lato ticinese. Ma il nucleo dei Consiglieri regionali chehanno iniziato questo lavoro, in primis Stefano Gottardi e Paolo Bocchiola) ha tenuto duro per arrivare ad un traguardo importante.

D: questo per il “lato svizzero”. E dal punto di vista degli orientisti lombardi e del nord-ovest?

R: il CRL è ovviamente interessato al progetto dell’ASTi, quale punto di partenza per una più stretta collaborazione con un movimento dal quale, a giudicare anche dai risultati nell’Arge Alp, possiamo imparare parecchio. Nondimeno non dobbiamo dimenticare quello che dicono i nostri regolamenti: per poter essere utilizzate per le gare italiane (anche per il Trofeo Lombardia) le cartine devono essere omologate FISO, FISO che è anche responsabile verso la Federazione Internazionale. Inoltre, le cartine devono essere di proprietà di una società (o di un comitato regionale) aderente alla FISO, con progetto di realizzazione, e successiva realizzazione stessa, annunciati e regolati da tempi stringenti.

D: fin qui obiettivi e regolamenti. Ma dal punto di vista pratico cosa ci possiamo aspettare?

R: in base agli accordi che andremo a stipulare, l’ASTi realizzerà a sue spese e sotto la sua responsabilità (compreso la scelta di chi eseguirà materialmente i rilievi e il disegno) le cartine sui terreni che ritiene interessanti nel territorio lombardo a ridosso del confine. Tale progetto però dovrà essere realizzato nel rispetto delle norme FISO in particolare per quanto riguarda l’annuncio e la procedura per l’omologazione in questo caso il CRL segnalerà a ASTi i cartografi autorizzati attivi in Lombardia e, se richiesto, emanerà il relativo bando di concorso nel quale è già prevista anche la cessione al mandante del file OCAD e dei diritti d’autore.

Il CRL collaborerà nei contatti con le autorità locali e la FISO e si assume i costi delle eventuali autorizzazioni e della procedura di omologazione. Le cartine così realizzate saranno in comproprietà ASTi e CRL.
Il CRL riconoscerà all’ASTi la priorità nell’uso della cartina, nel senso che una gara italiana potrà essere organizzata soltanto dopo che l’ASTi avrà utilizzato almeno una volta la cartina. Questo, ovviamente, a meno che la prima gara non valga contemporaneamente per le classifiche regionali lombarde e ticinesi. Ci sono poi, come consuetudine, tante norme legate ai diritti d’uso, ai proventi, agli oneri di aggiornamento che però interessano ad un numero estremamente limitato di orientisti.

Quello che potrà diventare realtà è: 1) la possibilità di avere nuovi territori di ottimo livello orientistico cartografati tramite questa collaborazione e 2) la possibilità di realizzare un calendario regionale cantonale in sinergia con un movimento orientistico forte di almeno 300 concorrenti ad ogni evento. Unendo i meri numeri dei concorrenti non dovrebbe essere impossibile avere nelle gare “unificate” almeno 500 concorrenti, il che renderebbe la competizione più visibile ai mass media, con un livello tecnico e atletico più spinto, con una partecipazione più massiccia soprattutto nelle categorie giovanili che ora in Lombardia sono un po’ sacrificate. Il tutto comporterebbe una ulteriore crescita della responsabilità degli organizzatori che dovranno offrire un prodotto appetibile per un numero praticamente doppio di partecipanti.

Guardando ancora più in là, potremo mettere in comune esperienze relative ad allenamenti in cartina, a formazione di quadri tecnici… insomma, questo traguardo è solo un punto di partenza verso nuovi orizzonti!

D: E poi eviteremo che certi “addetti stampa regionali” possano prendere parte contemporaneamente a due gare, una in Canton Ticino ed una in Lombardia!

R: appunto!


Intervista a Giuseppe Ceresa realizzata da Stefano Galletti
 
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