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  Lanternino   news    
   
13-10-2004
   
QUINTA PROVA DI COPPA ITALIA
 
di Stefano Galletti
 
 
Verrà il giorno in cui qualche storico dello sport deciderà di realizzare un almanacco anno per anno degli avvenimenti sportivi e forse si servirà , come supporto, dei quotidiani dell’epoca. Giunto alla data del 26 settembre 2004, il nostro storico troverà ampio materiale per integrare la voce “fair play”: gol segnati col portiere a terra infortunato, calciatori che si mordono in campo o che camminano sulle gambe dell’avversario... è un peccato che l’attenzione di questo storico non possa soffermarsi su un fatto che ha avuto come testimoni un numero limitato di sportivi, ovvero quei 750 presenti a Sega di Ala (Trento) per la quinta prova di Coppa Italia 2004. Chi era presente conosce quanto è accaduto: un atleta della categoria Elite maschile, secondo nella classifica provvisoria a circa metà gara a 23 secondi dal leader, si è fermato a soccorrere un concorrente vittima di un attacco di vespe: il nome dell’atleta Elite è Michele Tavernaro. Il data base dei risultati riporta solo il dato del suo ventunesimo parziale alla lanterna 15, lo scivolone dalla seconda alla quinta posizione e la rimonta finale che lo issa fino al terzo posto. Ma la storia che racconta la prova di Coppa Italia non può che partire da qui, dall’arrivo al traguardo di Michele e dalla voce dello speaker (e tracciatore, e posatore, e altro ancora) di Andrea Rinaldi che spiega ciò che è accaduto e questo legame porta a parlare della società organizzatrice, l’US San Giorgio Vela, che schiera nei ruoli cardine anche Claudio Valer e Paolo Simoncelli e tanti altri in modo da garantire ancora una volta una degna giornata di orienteering a tutti i partecipanti, sia quelli delle categorie principali che quelle dei rincalzi di seconda linea. La realizzazione della carta in formato 1:10.000 ha portato all’annullamento (ai soli fini della lista base) di alcune categorie, ma obiettivamente sarebbe stato molto complesso districarsi nel dedalo di rocce e roccette di cui è ricco il terreno sulla scala 1:15.000 il giudizio sui tracciati dovrebbe essere affidato ad atleti più competenti di chi scrive: ho ascoltato alcuni Elite descrivere le ultime tratte come “cattivelle”, con lanterne difficili e tratte ancora fisicamente impegnative dopo oltre 13 kmsf , ed anche atleti delle categorie giovanili scambiarsi indicazioni su tratte con possibilità di scelte completamente diverse, ed altri ancora descrivere la varietà dei cambi di ritmo...

Dato che si è partiti da Tavernaro, occorre allora andare a vedere chi è il degno vincitore dell’Elite maschile: è Klaus Schgaguler (T.O.L.) che ormai non è più solo il terzo incomodo della lotta tra gli atleti delle Fiamme Gialle, ma un atleta serio, maturo ed ugualmente modesto nelle sue impressioni post gara Klaus prende la testa della gara praticamente subito e non la molla più, fatto salvo un breve passaggio a vuoto a metà gara durante il quale resta comunque a non più di 20 secondi da Tavernaro. Al termine della prova ha un vantaggio di 3 minuti e mezzo su Carlo Rigoni (Fiamme Gialle) che in gara mette a segno parziali incredibili ed altri oltre la decima posizione ma il suo finale mostra i seguenti parziali: primo, terzo, primo, secondo, primo, secondo, primo, primo... il tutto tra il quindicesimo ed il diciassettesimo chilometro! Detto del terzo posto di Tavernaro, al quarto troviamo Daniele Pagliari (GS Forestale) che precede Emiliano Corona (GS Pavione) ed il compagno di squadra Alessio Tenani.
Si parla di Klaus, ma si legge Christine Kirchlechner: anche la vittoria nell’Elite femminile va ad un’atleta del T.O.L. Il duello ingaggiato da Christine con la corregionale Renate Fauner (in forza al GS Forestale) si legge tutto negli split times: Renate parte fortissimo come di consueto e traghetta al decimo punto di controllo con quasi 3 minuti di vantaggio, ma le è fatale uno sbandamento tra le lanterne undici e dodici dalle quali esce con un distacco di due minuti. Un dodicesimo parziale dell’atleta del T.O.L. la rimette in gioco al punto di controllo 17, ma al finale fortissimo di Renate che mette a segno sette migliori parziali di fila risponde Christine, la quale lascia ad ogni punto una manciata di secondi ma riesce a mantenerne 19 sul traguardo. E’ volata anche per il terzo posto nel segno dell’Alto Adige: Johanna Murer (T.O.L.) prevale su Sabine Rottensteiner (Suedtiroler Laufverein) per soli nove secondi dopo essersi trovata attorno al decimo posto ad un terzo di gara ed aver rimontato una posizione ad ogni lanterna nelle fasi centrali della prova. Le due atlete hanno lo stesso tempo alla penultima lanterna, ma sul pratone finale Johanna ha ancora qualcosa in più da spendere rispetto alla ex compagna di squadra e di staffetta.

Anche nelle altre gare c’è un bel pacchetto di protagonisti in mostra. Colpisce ancora una volta l’exploit delle under 18 dell’US Primiero, che colgono quattro successi su quattro con Ylenia Gobber in D12, Claudia Zanetel in D14 (con la sola Lucia Curzio dell’Orientamondo ad infilarsi in un podio altrimenti tutto primierotto), Nicole Scalet in D16 (con dieci minuti di vantaggio sulla seconda) e Marina Simion in D18 (i minuti di vantaggio qui sono nove). I ragazzi dell’US Primiero provano ad imitare le compagne di squadra, ma sono solo (si fa per dire...) Enrico Turra in H14 e Giancarlo Simion in H18 a cogliere il successo in H12 infatti sbuca in testa Fabio Daves (Villazzano Orienteering) e in HB è Lorenzo Pittau (Pol. G. Masi) a vincere su Andrea Seppi (Semiperdo Or. Maniago) e Jacopo Benini (Pol. Besanese): dico HB sapendo benissimo che si tratta dell’H16, ma i due percorsi sono identici ed i ragazzi in questione hanno rifilato domenica un bel distacco anche a qualche HA che per una volta si è infiltrato nella categoria inferiore. Visto che in H20 corre Jonas Rass (T.O.L.) , sono già pronto a scrivere dell’ennesima vittoria di questo giovane fenomeno... ed invece no, invece succede che a Sega di Ala il toscano Dario Bertolini (GS Capannori, un’altra fucina di talenti) si scrolla di dosso il secondo posto dei recenti Campionati Italiani ed al termine di una gara al cardiopalmo vince con soli 6 secondi di vantaggio sull’altoatesino, 6 secondi acquisiti tutti nell’ultima tratta nella quale il toscano si era presentato con quindici secondi di ritardo. E ci sarebbe tanto da scrivere anche su Davide Mantovani (Lombardia Orienteering), forse ultimamente un po’ alterno ma atleta capace e temibile al tempo stesso, in grado di mantenere la testa della gara dal settimo al ventesimo punto e relegato sul gradino più basso del podio nelle ultime lanterne a soli 35 secondi dal primato. In D20, vittoria con meno patemi per Daniela Poete (Atletica Interflumina) davanti a Laura Carluccio (Pol. G. Masi) la quale con Bertolini, Rass e Nicole Scalet rappresenterà l’Italia nelle categorie giovanili al prossimo Latinum Certamen.
Chi aveva partecipato alla recente “Due giorni del cuneese” (o chi aveva letto il pezzo nelle news) attendeva alla prova l’inglese Mark Hayman (Varese Orienteering) nell’H35 che dire della sua gara? Avevamo visto giusto? Sette minuti di vantaggio, al termine, sulla concorrenza ed è una concorrenza che si chiama Nicolò Corradini (Fiamme Oro), si chiama Dario Beltramba, (CUS Bologna), si chiama Rudi Mair (T.O.L.)... Nicolò Corradini ha provato da par suo a far saltare il mio personale pronostico con una condotta di gara splendida: in testa o immediatamente a ridosso dell’inglese fino a due terzi di gara, gli è stato fatale il sedicesimo punto di controllo con un sedicesimo parziale. Nelle altre categorie master la D35 è appannaggio della friulana Marirosa Hechich (Semiperdo Or. Maniago) con 4 minuti di vantaggio sul duo del GS Castello di Fiemme Cristina Vanzo e Rita Nones le vittorie di Laura Piatti (Orienteering Como) in D40 ed Agathe Murer (Orienteering Pergine) in D45 introducono alla consueta doppietta dell’Orienteering Mezzocorona in D50 e D55 (Ivana Zotta e Cristina Casatta), mentre in D60 il Cral Enea Casaccia porta a casa primo e secondo posto con Erminia Necchi e Maria Chiara Ramorino. Antonio Baccega (Fiamme Gialle) conquista l’ennesima vittoria in H40 davanti a Roberto Biella (Sesto 76 Lisanza) e Maurizio Giuliani (Marzola Ski-Ol) il duello Pradel – Zanetello vede il primo vincere per poco più di un minuto, ma questa volta il Pradel in questione è Marcello e corre per la Società Orientisti Lamon, mentre lo Zanetello della questione è sempre il solito immarcescibile Tiziano dell’Erebus Vicenza. Si comincia a parlare di duello anche in H50, ed ancora una volta Armando Martignago (Or. Club Montello) precede di pochi secondi Stefano Bisoffi (Cus Torino). Nelle categorie dei super-veterani si impongono rispettivamente Francesco Zanon (AS Cauriol – H55), Ernesto Rampado (T.O.L. – H60) e Marino Zacchigna (CAI XXX ottobre – H65). Un’ultima fatica anche da parte mia per i vincitori delle categorie di contorno: Christian Bellotto (Erebus Vicenza) allo sprint su Federico Sbetta (Panda Valsugana) in HA, Remo Madella (Unione Lombarda) in H16 ... magari ! (magari anche per il sottoscritto!) invece è l’HB... Stefan Trenkwalder (T.O.L.) in HC e poi ancora Enrica Mantovani (Lombardia Orienteering – DA), Brunella Grigolli (Orienteering Piné – DB) e Marina Vaia (US Primiero – DC).
 
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