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  Lanternino   news    
   
29-10-2006
   
TROFEO LOMBARDIA - SESTO CALENDE
 
di Stefano Galletti
 
 
E’ una doppietta di due giovanissimi atleti Elite a caratterizzare l’edizione 2006 dei Campionati lombardi sulla lunga distanza si è conclusa infatti con le vittorie di Federica Maggioni (Pol. Besanese) in campo femminile e Michele Caraglio (Cus Bologna) in quello maschile il trittico di gare ottobrino del Trofeo Lombardia sulla cartina da poco revisionata di Colle della Guardia, poco a nord di Sesto Calende, che ha fatto da cornice e da terreno di gara delle sfide di oggi, sono stati circa 230 i partecipanti provenienti da tutto il nord ovest d’Italia per l’appuntamento ottimamente organizzato dal Sesto 76 Lisanza, con rappresentanze qualificate anche dal Trentino e dalla Francia nelle categorie veterani, dal Friuli nella assoluta femminile ed ovviamente dall’Emilia nell’assoluto maschile.

Fino a qui le fredde righe di cronaca da “agenzia Ansa” che qualche giornalista potrebbe riportare nella “pillola” di un quotidiano. Ma cosa dire agli orientisti? Cosa raccontare a tutti coloro che erano presenti a Sesto Calende e vogliono sapere cosa è successo nelle gare dove non erano direttamente coinvolti, ed a tutti coloro che invece non erano presenti per invogliarli a partecipare e a dire “stavolta mi sono davvero perso qualcosa” ? Cominciamo allora col dire che la gara si è svolta in una situazione climatica inusuale per la fine di ottobre in Lombardia: 25 gradi di temperatura non sono certo la norma in questo periodo, e chi ricordava una famosa edizione dei lombardi long distance di qualche anno fa corsi nella zona di Sesto Calende sotto un diluvio biblico ed in un bosco buio come una grotta non poteva che sorridere di fronte a chi si lamentava del caldo di oggi! Il Sesto 76 Lisanza per l’occasione ha affidato i tracciati ad un autentico specialista delle gare fisiche, un atleta elite che non si spaventa di certo quando i chilometri da percorrere toccano la doppia cifra: Vincenzo Crippa ha spedito i concorrenti da una parte all’altra dei 6 chilometri quadrati di Colle della Guardia ben sapendo che il terreno solcato da una buona rete di sentieri non presenta dislivelli così accentuati da rendere impossibile la gara anche ai meno preparati. Ed i tempi di percorrenza al kmsf per i vincitori delle categoria a lunga gittata sono rimasti attorno se non sotto ai 6 minuti: potere del terreno e della vegetazione non certo invasiva (i “bianchi”erano proprio bianchi) o forse potere del comunicato gara n. 2 che recitava un bel ristoro post gara a base di pane salame e vino offerto a tutti i concorrenti: forse la paura di perdersi il meglio della festa ha messo le ali ai piedi dei presenti?

Nella categoria assoluta maschile Michele Caraglio ha sbaragliato la concorrenza chiudendo, unico, ben sotto i 70 minuti di gara alle sue spalle la lotta per i titolo regionale ha visto prevalere, al di là dei pronostici della vigilia, il diciottenne Jacopo Benini (Pol. Besanese) che non era il più giovane in gara (la palma va a Luca Tavasci) ma ha condotto la gara con grande sicurezza andando a raggiungere tanti avversari partiti prima di lui e precedendo sul traguardo di soli 24 secondi Giaime Origgi (IK Prato) fuori dal podio i favoriti della vigilia per il titolo regionale, i monzesi Paolo Mario e Simone Grassi, con Emanuele Patton (FitMonza Or.) e Davide Rusconi (Nirvana Verde).
In campo femminile ancora una volta imprendibile Federica Maggioni (Pol. Besanese) alla n-esima vittoria consecutiva sempre rassicurante il vantaggio sulle immediate inseguitrici, che si danno il cambio nelle posizioni di rincalzo ma non riescono a limare i 5 minuti secchi che la ragazza brianzola si porta in dote ad ogni gara. A Sesto Calende sul podio salgono Daniela Poete (Interflumina) e Pandora Segre (FitMonza), con Alice Russian (CAI XXX ottobre) e Alessandra Gariboldi (Punto Nord Monza) nell’immediato rincalzo.

Se tra le D35 la gara ha visto una bella doppietta dell’Orienteering Como con Oxana Shutkovskaya e Laura Piatti, gli H35 hanno tirato un bel respiro di sollievo nel vedere Oleg Anuchkin iscritto in HA. In realtà il grande russo non ha preso parte alla gara, ma i sospiri sono finiti quando l’ultra-quarantenne Gianluca Di Stefano (AAA Genova) ha deciso di scendere di categoria per sbaragliare la concorrenza, primo fra tutti il compagno di squadra Gianluca Carbone: due doppiette quindi tra gli over-35, e titolo regionale maschile per Marco Colombo (Nirvana Verde). Si aggiudica la vittoria e titolo regionale con un margine risicato anche Anthea Comellini (Tumiza) in D14, mentre la sfida tra le campionesse dell’Orienteering Pergine in D45 è appannaggio di Sandra Hoffer su Paola Viliotti per 9 secondi ben 12 (!) invece i secondi di vantaggio di Luca Battistoni (Varese Orienteering) su Roberto Villa (Pol. Besanese) in H45, mentre tra le categorie che vedono vincitori con un vantaggio inferiore al giro di lancetta ci sono l’HB (Christopher Gallo – Cus Parma) e le due categorie C che curiosamente si concludono entrambe con un vantaggio per i vincitori di 3 secondi sull’immediato inseguitore (Stefania Bozzi ed Alessio Imberti, entrambi Unione Lombarda Milano). Gli altri vincitori di giornata se la cavano con meno patemi d’animo ma non con meno sforzo e gloria, e sono nell’ordine di presentazione delle classifiche: Alessia Follador (Pol. Besanese – D12), Julia Shutkovskaya (Or. Como – D16), Irene Zanella (Cus Torino – D18), i francesi Lucia Calandry (ASO – D40) e Christophe Calandry (ASO – H40), Francesca Mangia (Vivaio – DB), Francesco Gatti (Punto Nord – H12), Simone Benini (Pol. Besanese – H14), Lorenzo Lo Grasso (Cus Torino – H16), Luca Castangia (Interflumina – H18), Franco Tamanini (Or. Mezzocorona – H50) e Federico Cancelli (Tumiza Chiari – H55).

Dopo una pausa di due settimane che vedrà dapprima l’ultima prova del Trofeo Piemonte a Cuceglio ed il classico internazionalissimo appuntamento del MOV di Venezia, il Trofeo Lombardia riprenderà e concluderà il percorso 2006 a Tradate, dove Varese Orienteering ed il tracciatore Mark Hayman annunciano già una gara da leccarsi i baffi ... ma soprattutto una gara da veri e propri cavalli d’acciaio nei mille avvallamenti della carta del Bosco Pineta!
 
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