17-05-2004

Domenica 16 maggio il centro storico di Milano ha ospitato due eventi sportivi che hanno presentato, consapevolmente oppure no l’uno rispetto all’altro, alcuni punti in comune che vanno al di là della semplice presentazione dell’atletismo e o della partecipazione alla pratica sportiva: l’Avon Running e il 2° Trofeo Città di Milano (valido come terza prova del Trofeo Regionale dei centri storici lombardi). Senza dilungarsi sull’Avon Running, manifestazione ben nota e di cui danno notizia i quotidiani sportivi e non, dovrei spiegare quali sono i punti di contatto: sicuramente ci sono la passione dei partecipanti, il desiderio di vittoria dei più forti e quello di non sfigurare dei meno allenati, la voglia di partecipare ad una domenica attiva e di vivere da protagonisti lo sport ma nell’occasione un punto di contatto è rappresentato anche dall’organizzazione tutta al femminile (direzione gara, tracciati, partenze ed arrivi e tutti i quadri organizzativi) messa in campo da Polisportiva Punto Nord Monza, Vivaio Orienteering e Acli Unione Lombarda Milano che per il secondo anno consecutivo portano l’orienteering nel centro di Milano. Il secondo punto di contatto? Ma Corso Vittorio Emanuele, dove se no? E’ qui, infatti, che i due percorsi si sono incrociati, ed è qui che qualche orientista si è trovato a passare nel carosello di moto e di atlete impegnate sul percorso della gara in linea... forse in un film comico avremmo assistito alla rapida deviazione del gruppo di podiste impegnate a seguire l’atleta armato di cartina (almeno fino alla prima lanterna!).

Alla fine possiamo contare una novantina di partecipanti, impegnati a sfidare il caldo (come l’anno scorso l’afa è scoppiata proprio in occasione della gara di Milano, e si sono sfiorati i 30 gradi all’ombra) ed i percorsi collaudati di Michela Titoli, che avendo alle spalle già l’esperienza dei tracciati di Monza, Lissone e Sesto San Giovanni si trova sempre a suo agio nel disegnare le tratte migliori in centro storico.

Possiamo immaginare che le premiazioni si siano svolte in modo molto rapido. Scena 1: “Si faccia avanti la famiglia Shutkovsky”... perchè meravigliarsi? In Ticino potrebbero fare la stessa cosa con la famiglia Guglielmetti... Anche in questa occasione i ragazzi dell’Orienteering Como Denis (H18) e Julia (D15) regolano la concorrenza con facilità, mentre mamma Oxana (D35) deve cedere il primato alla sola Annamaria Riva (Pol. Besanese), ex campionessa italiana sprint. Scena 2: “Si facciano avanti tutti coloro che si chiamano Brambilla”: Valentina (Pol. Besanese) vince la D18 su Noemi Fraccaroli (Tumiza Chiari), Stefano (Unione Lombarda) vince in H35 su Eugenio Pessina (Punto Nord) e Riccardo (Tumiza Chiari) vince l’H45 su Ivano Benini (Pol. Besanese). In quest’ultima categoria si va avanti solo col cognome che inizia per “B”, dato che seguono in classifica Luca Battistoni (Atletica Varese), Stefan Bergstroem (Ottawa orienteering) e Stefano Bellini (Unione Lombarda). Daniela Frigerio (Pol. Besanese – D45), Barbara Giuganino (Matteotti Doc - DA), Carlo Nessi (Orienteering Como – H55) e Stefano Bielli (Sesto 76 Lisanza – H15) sono gli altri vincitori di giornata.

Resterebbe una categoria: l’HA. E se ci fosse stato lo sport ident si potrebbe parlare a lungo di una gara che alla fine ha visto prevalere Fabrizio Iozzi (Sesto 76 Lisanza) per 1 solo secondo su Leonardo Zaffiri (IK Prato) dopo oltre 50 minuti e un percorso (teorico) di quasi 8 chilometri in linea d’aria. Solo i protagonisti possono sapere dove il loro passo ha perso o guadagnato la falcata decisiva che li ha divisi sul traguardo. Noi possiamo solo immaginarli idealmente ed ugualmente meritevoli in una gara nella quale la classifica dice ancora che Alberto Grilli (Cus Parma) ha conquistato il terzo posto davanti a Stefano Gottardi (Tumiza Chiari).

Il prossimo appuntamento lombardo (prima degli italiani middle a Lanzo d’intelvi) è con un altro centro storico, a Besana Brianza il 30 maggio a cura della Polisportiva Besanese.