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  Lanternino   news    
   
08-09-2003
   
VITTORIE ITALIANE IN PORTOGALLO
 
di Stefano Galletti
 
 
L'estate 2003 ha portato nelle case degli italiani terribili notizie dal Portogallo, devastato su oltre il 30 per cento del suo territorio da incendi che hanno portato distruzione e terrore.
Il caldo torrido della prima decade di agosto ha lasciato appena lo spazio per un clima piu' mite proprio in occasione della settimana di ferragosto, durante la quale nella regione nota come "Beira Litoral" si e' svolta una competizione internazionale su piu' tappe: la "5 dias da ria" (5 days on the beach) con momento clou alla terza tappa, valida come World Ranking Event.
Piu' precisamente, le 5 tappe si sono svolte nella zona attorno alla citta' di Aveiro, con centro gare ad Avanca ed organizzazione del team Ori-Estarreja.
Gli organizzatori portoghesi hanno fatto molto per assicurare un buon battage pubblicitario alla gara, gemellata con la 5 giorni di Francia svoltasi in Aquitania (caratteristica in comune: le cartine prossime all'oceano e i conseguenti terreni abbastanza piatti e sabbiosi), piazzando gli arrivi proprio vicino (talvolta troppo...) alla spiaggia o garantendo il trasporto degli atleti fino ad esse.
Anche se l'orienteering era descritto dai giornali locali come "lo sport che nel 2002 aveva fatto segnare il maggior incremento di partecipanti in Portogallo", sicuramente non ci si poteva aspettare un numero di partecipanti vicino a quello della gara francese forse non ci si immaginava che solo 300 atleti circa rispondessero alla chiamata della competizione.
Tra questi, circa 20 atleti britannici, una decina di francesi e di belgi, qualche scandinavo e qualche svizzero, alcuni spagnoli (ha stupito che non fossero piu' di 25). Una parte cospicua, 23 elementi, era quindi costituita dagli italiani distribuiti su 4 squadre (IFK Bombarda, Orienteering Mezzocorona, Tumiza Chiari e Unione Lombarda Milano), i quali hanno portato a casa una discreta messe di vittorie.
Le piu' importanti sono venute senza dubbio nelle categorie elite: Marco Seppi (o Ceppi, o Cozzi a seconda dell'umore dello speaker) e Simone Grassi, per l'occasione accomunati sotto lo stendardo dell'IFK Bombarda, hanno battagliato alla pari nelle prime 3 tappe con gli atleti della Selezione Militare Portoghese, poi volati ai mondiali nella quinta tappa a caccia si sono giocati la vittoria nelle ultime lanterne: Simone, partito con un minuto di vantaggio, e' passato al punto spettacolo a due terzi di gara con 40 secondi ma ha commesso un grave errore nel finale che ha lasciato via libera a Marco, vincitore senz'altro con pieno merito. Dodicesimo posto finale per Massimo Bianchi, mentre Paolo Grassi e Giaime Origgi pagano la PM della terza tappa. Tra le DE Michela Guizzardi (IFK Bombarda) vince tutte e 5 le tappe, mettendo in classifica finale con 19 minuti di vantaggio sulla seconda.
Continuando con il resoconto in casa IFK, terzo posto per Eva Schgaguler in D20 (sempre sul podio nelle 5 tappe e primo posto nella prima tappa), quarto posto per Pandora Segre in DA dove vince la "straniera di coppa" della squadra, l'irlandese Ailbhe Creedon. Infine secondo posto per Maria Grazia Belcaro in D55 (vittoria nella prima tappa) e quarto posto finale per Maurizio Grassi in H55.
Il miglior rapporto iscritti\vittorie va comunque all'Orienteering Mezzocorona, anzi alla famiglia Dorigati che con 3 rappresentanti ha portato a casa altrettante vittorie: Paolo in H15 ha vinto 4 tappe su cinque, talvolta si un soffio, controllando agevolmente i rivali nell'ultima tappa 4 vittorie per il papa' Carlo in H55, mentre in D50 a mamma Ivana basta una vittoria per aggiudicarsi la gara, visto che 4 vittorie parziali non bastano ad una atleta francese a compensare la PM della terza tappa. Sempre tra i trentini nono posto di Ezio Paris in H50 e terzo per Cristina Casatta in D55.
Gli altri italiani concorrono in HB, una categoria dominata da 4 atleti (due inglesi, uno spagnolo e un portoghese) che di HB hanno davvero poco, e alla fine lo ammettono pure: citazione di merito quindi per Antonio Cancelli (Tumiza) che nella quinta tappa con "mass start" si mette in testa al gruppo di concorrenti (HB piu' altre categorie, tutti con lo stesso percorso e la stessa cassettina dove ritirare la cartina... era una mass start ma a tratti e' sembrata la corrida di San Firmin!) e guida la corsa dalla prima all'ultima lanterna ad un ritmo inferiore ai 5 minuti\kmsf, finendo per "tirare il collo" a quanti cercano di resistergli e lasciando davvero indietro tutti quanti. Citazione di merito anche per Daniele Genghini (IFK) che e' l'unico a resistere ad Antonio nella quinta tappa e che conclude all'undicesimo posto in classifica generale (occhio a lui nelle prossime gare regionali), e anche per Andrea Piloni (IFK) che suda, soffre e lotta in ogni tappa e conclude al 18° posto finale, anch'egli alla prima esperienza orientistica internazionale.
 
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